Tra misure chieste dalla BCE e intenzioni del Governo Italiano.
Dalla relazione del ministro dell’Economia e delle Finanze on. Tremonti emerge un quadro ancora fumoso riguardante la crisi economica che sta investendo il nostro Paese.
Tra ciò che richiederebbe la Banca Centrale Europea (BCE) e gli enunciati del Ministro Tremonti non siamo ancora in grado di valutare quali saranno effettivamente gli interventi del Governo italiano ma le “ricette” ipotizzate sembrano sempre le stesse: interventi sulle pensioni di anzianità e su quelle delle donne del settore privato; una sorta di diritto al licenziamento (ancora incomprensibile nei termini) e la formulazione dell’ ipotesi (proposta dalla BCE) di tagliare gli stipendi dei dipendenti pubblici. Ipotesi che, come puntualizza Tremonti, «…, non è detto che debba essere oggetto dell’attività del governo italiano».
Il Governo dice e non dice. Puntualizza ma non garantisce. Ipotizza e non fornisce vie certe.
Il blocco dei salari dei dipendenti pubblici è già stato un duro colpo, non solo per le famiglie ma anche per la capacità di ripresa e dello sviluppo del Paese. In questo quadro perlomeno preoccupante OBIETTIVO DELLA UIL E’ LA QUALIFICAZIONE E LA MODERNIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, COME ESIGENZA PER LA COMPETITIVITA’ E LO SVILUPPO DEL PAESE: altri interventi repressivi sulla pubblica amministrazione non sono più sopportabili.
La UIL RUA, al varo della manovra economica di luglio, ha già proclamato lo stato di agitazione del personale rappresentato.
UN PERCORSO DI PROTESTA è già iniziato E POTRA’ SFOCIARE NELLO SCIOPERO GENERALE DI TUTTO IL PERSONALE RAPPRESENTATO.