Si è svolta oggi all’Aran la riunione per la prosecuzione della trattativa sul contratto collettivo nazionale del Comparto Istruzione e Ricerca 2022/2024 che ha visto come temi cardine quello delle risorse a disposizione per il rinnovo contrattuale in corso e quello normativo relativamente alla disciplina della parte comune sulle prerogative sindacali.
Quanto agli stanziamenti e agli aumenti retributivi rappresentatici, riteniamo che Il 5,78% stanziato di incremento, a nostro avviso, non appaghi la necessità di adeguamento dei salari dei dipendenti dei nostri settori all’andamento economico e all’inflazione.
Abbiamo ribadito inoltre la necessità e l’urgenza di uno stanziamento ulteriore e straordinario di risorse che vada, per esempio, ad utilizzare oggi quelle già stanziate in manovra e destinate alla contrattazione 2025/2027. Questo “acconto sul futuro” pur non consentendo il completo recupero dell’inflazione, garantirebbe una “boccata di ossigeno” per il nostro comparto fortemente in sofferenza in termini di retribuzioni che ricordiamo essere tra le più basse del pubblico impiego. Ancora, sempre sulla necessità di rintracciare maggiori risorse, abbiamo ribadito che sarebbe proficuo ragionare in termini di detassazione degli aumenti contrattuali.
Per quanto riguarda invece la parte normativa, si è discusso oggi della disciplina comune a tutto il Comparto e, in particolare, delle prerogative sindacali che rappresentano per noi una base imprescindibile per la libertà e la serenità delle relazioni tra le parti sociali. Con questo animo, abbiamo chiesto di espungere dal testo contrattuale quella parte che impropriamente delimita l’informazione e il confronto ai titolari della contrattazione integrativa.
Una rivendicazione quest’ultima che, come UIL, portiamo avanti da più di un anno ormai e che ci ha visti in primo grado di giudizio vittoriosi.
Sempre al fianco delle Lavoratrici, dei Lavoratori, delle Persone.
Vi terremo come sempre aggiornati.
La Segreteria Nazionale