Positivo il primo confronto con la Neoministra Prof.ssa Messa.
La UIL ha evidenziato come questo Governo abbia oggi una occasione unica e irripetibile, quella delle risorse previste dal Recovery Plan, per far fronte con vigore, efficienza ed efficacia, agli interventi sempre più urgenti per il superamento dell’emergenza sanitaria e quella socio/economica.
Di seguito i temi affrontati:
Relazioni sindacali
Interventi che dovranno essere determinati anche attraverso un nuovo e più incisivo sistema di relazioni sindacali, all’insegna di un dialogo costruttivo, indispensabile per avviare una strategia di medio-lungo termine per il superamento delle maggiori criticità dei nostri settori (Università, Ricerca e Afam).
Sarà necessario rivedere il sistema delle relazioni sindacali, riportando al centro dell’azione contrattuale e negoziale l’organizzazione del lavoro, in modo da essere motore di risultati concreti per le lavoratrici e i lavoratori e allo stesso tempo motore dell’indispensabile progressivo rinnovamento dell’intero asset strategico rappresentato dai nostri settori.
La Ministra ha concordato sull’esigenza di rivedere l’assetto delle attuali relazioni sindacali affinché siano più incisive e più concrete.
Recovery Plan
Le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan dovranno essere investite per un rafforzamento strutturale delle nostre Istituzioni scientifiche pubbliche, in particolare in termini di risorse umane e finanziarie FOE e FFO.
A questo proposito abbiamo chiesto l’istituzione di un Osservatorio, sul modello di quello già positivamente sperimentato e ideato dal Prof. Luigi Nicolais, che coinvolgeva le OO.SS., Confindustria, Regioni e MUR, evidenziando come un simile strumento potrebbe favorire anche la partecipazione attiva delle parti sociali, oggi escluse dalla stesura e dall’attuazione del PNR (Programma Nazionale della Ricerca 2021 -2026) che del Recory Plan dovrà costituire una parte molto importante.
La Ministra, pur chiarendo il ruolo che il Ministero dovrà avere in relazione al PNRR ha, di fatto, dato ampia disponibilità al confronto con le OO.SS. sulle questioni e sull’attuazione dei progetti legati al Recovery.
Rinnovo CCNL e Commissioni paritetiche sull’ordinamento professionale.
Abbiamo chiesto di dare un’accelerazione al rinnovo del Contratto Nazionale e conseguentemente arrivare alla definizione dell’atto di indirizzo. In particolare, pur auspicando la prosecuzione dei lavori della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale, siamo pronti a rinviare il confronto per giungere velocemente al Contratto Nazionale, purché nell’atto di indirizzo siano presenti quelle indicazioni necessarie per la modifica degli ordinamenti in sede di contrattazione. Contrattazione nella quale auspichiamo un intervento più incisivo del MUR per valorizzare le specificità dei nostri settori.
Anche in questo caso abbiamo ricevuto risposte esaustive e volontà fattive a riprendere con assiduità gli incontri delle commissioni e contestualmente procedere verso il contratto nazionale.
Precariato – Piano Assunzionale.
Indispensabile individuare le misure necessarie per dare seguito alle stabilizzazioni del Personale precario in tutti e tre i nostri settori e, in particolare, per gli EPR superando quindi i limiti fissati dal decreto di istituzione del MUR e rafforzare l’autonomia degli EPR, già in parte prevista nella 218/2016, consentendo a questi Enti di mantenere le tante professionalità valorizzate nel quinquennio.
Inoltre, sarà necessario avviare un nuovo piano assunzionale nell’Università e nella Ricerca, investendo massicciamente sul capitale umano e intervenendo opportunamente sulle attuali rigidità normative, semplificandole e creando un nuovo modello di immissione in ruolo sia per l’Università (pensiamo al sistema dei Punti organici) che per gli EPR, anche utilizzando al meglio le auspicabili sinergie tra pubblico e privato.
La Ministra ha condiviso le nostre richieste evidenziando la necessità di semplificare le modalità assunzionali che oggi sono troppo lunghe ed estremamente burocratizzate.
Salario Accessorio – Superamento limiti e criteri costituzione fondo.
Il divario stipendiale dei nostri settori, rispetto ai modelli di riferimento nazionali ed europei, pone con forza la problematica del fondo del salario accessorio. È indispensabile il superamento dei limiti e criteri di costituzione ed utilizzo dei fondi, che impoverendo complessivamente il sistema, hanno indebolito la coesione tra lavoratori rendendo meno “performante” il ruolo dell’organizzazione del lavoro. Abbiamo ribadito nuovamente la necessità del superamento della circolare Livon che penalizza fortemente il personale T/A. Saranno fondamentali le azioni che questo nuovo dicastero intenderà intraprendere nei confronti di tutte le istituzioni rappresentando la necessità di superare, senza ulteriori indugi, tutti i limiti e i vincoli ad oggi esistenti per consentire un parziale riequilibrio stipendiale e la valorizzazione delle tante professionalità esistenti.
Nel condividere pienamente tutte le nostre richieste, la Ministra ha confermato la volontà, in sinergia con gli altri Ministeri coinvolti, di lavorare per superare tutti vincoli del Fondo del salario accessorio e allo stesso tempo rivedere le modalità per la valorizzazione della crescita professionale del Personale.
Istituzioni tavoli tematici.
Per l’Università abbiamo chiesto la costituzione di appositi tavoli tematici per una rivisitazione della Legge 240 per apportare i giusti correttivi, tanto richiesti sia dal Personale Docente che dal Personale tecnico/amministrativoe l’istituzione di un osservatorio di studio e verifica con le OO.SS. sui regolamenti di Ateneo previsti dalla L. 240 che sono spesso estremamente diversi tra gli Atenei. Andrà riavviato l’iter del disegno di legge sulla Docenza, avviata una seria discussione sul futuro dei Ricercatori ad esaurimento e sarà necessario dare maggiore e più proficuo impulso ai tavoli aperti al MUR sui Policlinici Universitari e sui CEL.
Anche su questi temi abbiamo ricevuto ampia disponibilità a riprendere il lavoro interrotto a causa della crisi di Governo con l’auspicio che si possa finalmente arrivare ad una soluzione condivisa.
Piano Vaccinazioni anti Covid 19
Pur apprezzando la campagna di vaccinazione rivolta al personale che opera presso le Università, la riteniamo importante ma non ancora sufficiente. Vanno garantite le vaccinazioni per tutte le persone che a vario titolo lavorano nelle sedi pur non essendo residenti nella stessa regione della sede di lavoro e vanno garantite le vaccinazioni per tutte le tipologie di lavoratori presenti nei nostri Atenei (dottorandi, assegnisti ed interinali).
Abbiamo fatto presente che poco prima dell’inizio dell’incontro abbiamo inviato all’attenzione della Ministra e del Ministro speranza la richiesta per avviare tempestivamente la campagna di vaccinazione anche per il personale degli EPR. Nessuno escluso!
Siamo stati rassicurati che si troveranno le opportune soluzioni affinché a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei nostri settori sia data la possibilità di registrarsi per la somministrazione del vaccino (a prescindere dalla residenza) e che nei prossimi giorni saranno inviati gli elenchi di tutto il Personale che opera negli EPR.
Presidenza del CNR
Infine, abbiamo rappresentato la nostra preoccupazione per il più grande Ente di Ricerca che a tutt’oggi risulta senza la sua primaria guida scientifica, che consenta il pieno sviluppo e la valorizzazione istituzionale dell’Ente. Abbiamo chiesto che indipendentemente dalla strategia che si intenderà adottare ovvero dall’utilizzo dell’esistente rosa di candidati o da un’eventuale nuova “call”, è indispensabile provvedere quanto prima alla scelta del nuovo Presidente, che immaginiamo sarà sicuramente di alta qualità.
La Segreteria Nazionale