venerdì 22 Novembre 2024

Legge Finanziaria 2022/2023 – Scelte insufficienti o rinviate

La Legge di bilancio 2022-2023 per la UIL-RUA (e per tutta la UIL che si sta preparando alla mobilitazione) è profondamente deludente in quanto non recepisce le richieste e le attese del sindacato e dei lavoratori.

Il capitolo riguardante l’Università la Ricerca ed Afam è pressoché inesistente, gli Enti Pubblici di Ricerca ed Afam addirittura mai nominati!

I due articoli riguardanti le Università (art. 97 e art. 101) con misure di semplice correzione di norme precedenti riguardanti, rispettivamente, “il regime di erogabilità del finanziamento agli atenei per il trattamento economico degli specializzandi”, incremento del fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio (250 milioni di euro) ma per gli anni avvenire 2024-2025.

In buona sostanza:

  • nulla sul provvedimento tanto atteso e promesso, in sede di accordo sulla anticipazione economica del 95% del Ccnl 2019-2021, che dovrebbe estendere anche agli EPR non a vigilanza MUR le misure di sostegno alle progressioni di livello del personale ricercatore e tecnologo e del personale tecnico-amministrativo (si pensa forse di procedere attraverso un decreto legge ad hoc?);
  • nessun articolo e nessun riferimento sulle risorse per il rinnovo del Ccnl- 2022-2024;
  • nessuna previsione e quantificazione riferita alla nuova vacanza contrattuale che dovrebbe, comunque, ripartire dall’1/4/2023;
  • erogazione, per il solo 2023, al personale delle pubbliche amministrazioni di “emolumento accessorio una tantum” (da corrispondere per 13 mensilità e da determinarsi nella misura dell’1,5% dello stipendio). Per il personale dipendente dalle altre amministrazioni pubbliche (ivi compresi dunque Atenei, Enti Pubblici di Ricerca e strutture AFAM) gli oneri derivanti da questa misura saranno invece a carico dei bilanci delle rispettive istituzioni.

Se a quanto sopra aggiungiamo le mancate risposte sul taglio del cuneo fiscale e sulla detassazione delle tredicesime e degli incrementi contrattuali, le misure penalizzanti su fisco e mercato del lavoro, il blocco della rivalutazione delle pensioni, la mancata flessibilità nell’accesso alla pensione, l’assenza di misure sul futuro pensionistico dei giovani e le modifiche peggiorative di “opzione donna” ci rendiamo conto che non c’è, al momento, alternativa alla grande mobilitazione del sindacato e dei lavoratori.

La UIL-RUA è pronta.

La Segreteria Nazionale

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Il Punto del Segretario Generale

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