NON SPRECHIAMO IL CNR E RIMETTIAMOLO SULLA GIUSTA ROTTA!
Nonostante le “riforme” sbagliate che ne hanno nel tempo penalizzato ruolo e identità, il Consiglio Nazionale delle Ricerche continua a rappresentare la principale risorsa della ricerca pubblica extrauniversitaria del nostro Paese e il punto di riferimento fondamentale dello sviluppo scientifico e tecnologico Nazionale ed Internazionale.
Non è tollerabile che una gestione, a nostro avviso insufficiente, ne sprechi – o quanto meno non si dimostri in grado di valorizzarne – le grandi risorse umane e scientifiche!
La UIL RUA da mesi ha cercato, e cerca tuttora, di dare il suo contributo costruttivo soprattutto ad un sistema di relazioni che sappia affrontare sia le gravi criticità poste dalla emergenza del Covid-19 sia gli adempimenti, contrattuali e non, riguardanti la tutela e la valorizzazione di tutto il personale.
RISULTATI DELUDENTI
Nonostante la collaborazione mostrata dalla scrivente, i risultati purtroppo non sono stati e non si dimostrano tuttora all’altezza delle necessità e delle aspettative!
Abbiamo parlato fino a ieri di “vecchi e nuovi fantasmi” ed elencato le principali criticità purtroppo ancora aperte.
ORA IL RICORSO AGLI ACCOSTAMENTI IRONICI NON BASTA PIÙ!
Dobbiamo parlare, con grande chiarezza e franchezza, di limiti gestionali ed organizzativi che rischiano di determinare situazioni sempre meno sostenibili.
Non è certo un caso che i segnali più preoccupanti giungano dal “core” del sistema. La rete scientifica dell’Ente teme giustamente di veder messe a repentaglio risorse prodotte dall’attività progettuale dei ricercatori e delle strutture del CNR. Non può quindi continuare la ricerca spasmodica di equilibri di bilancio (che rimangono pur sempre irrisolti) a carico della rete scientifica.
I FONDI DEI PROGETTI SONO PER FARE RICERCA!
E’ inutile ricordare che l’attività della rete scientifica costituisce lo strumento essenziale delle risorse aggiuntive, il motore, il sostegno e la garanzia del prestigio nazionale ed internazionale del CNR e come tale essa va prioritariamente preservata, tutelata e valorizzata.
Ed è altrettanto inutile sottolineare come alla richiesta di un maggiore sostegno da parte dei governi – istanza ribadita con forza ai rappresentanti politici anche nell’importante manifestazione del 18 novembre u.s.indetta dalle OO.SS. Confederali e dal movimento dei “Precari Uniti CNR” – debba saper corrispondere una capacità propria dell’Ente di far fronte alle sue principali criticità, a cominciare dalla valorizzazione della risorsa umana e scientifica.
LA RISORSA UMANA RESTA LA PRIORITA! La UIL RUA da sempre sostiene la centralità del personale nella complessa conduzione manageriale e scientifica dell’Ente: dalla gestione dei fondi progettuali e non, ai rinnovi contrattuali del personale precario, fino alla programmazione dei concorsi per il fisiologico ricambio generazionale delle risorse umane (misura quest’ultima necessaria per il contenimento del precariato storico) e per la creazione di nuove opportunità occupazionali. Tutte queste variabili definiscono il carattere virtuoso che deve assolutamente avere un Ente come il CNR, ovvero il più grande “HUB” scientifico italiano in Europa e nel mondo. Per questo motivo, la UIL RUA sarà sempre in prima linea nel difendere il ruolo essenziale della rete scientifica, punto di partenza per la difesa delle prerogative di tutto il CNR. In primis, CONTINUARE A FARE RICERCA! |
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Lucio Anneo Seneca
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Il Segretario Nazionale
Mario Ammendola