sabato 27 Luglio 2024

CNR: La UIL chiama ancora a mobilitazione i precari della ricerca

INACCETTABILE IL RIFIUTO DELL’ENTE DI DARE APPLICAZIONE ALLE RISERVE DEI POSTI PER I PRECARI

CNR: LA UIL CHIAMA ANCORA A MOBILITAZIONE I PRECARI DELLA RICERCA

La UIL Ricerca, Università ed AFAM non getta la spugna e continua la sua strenua battaglia in difesa del precariato degli Enti Pubblici di Ricerca.

Forte della sua vasta rappresentanza nel settore, la UIL torna a porre, con forza, al centro dell’attenzione di tutte le istituzioni la problematica di un personale (contratti a tempo determinato, cococo, assegnisti, borsisti, etc.) che continua a vedere deluse le sue aspettative da una legislazione che con le disposizioni Brunetta-Tremonti nega la stabilizzazione e riduce ai minimi termini il “turn – over”, indebolendo così al massimo i nuovi ingressi e l’ assorbimento del precariato esistente.

All’indomani delle nuove misure contenute nel decreto per lo sviluppo che invece apre finalmente prospettive positive di passaggio in ruolo ai docenti ed ATA della scuola, i precari della Ricerca tornano in forte mobilitazione.

Ma in attesa che necessari ed auspicabili mutamenti della legislazione vengano incontro anche alle aspettative del personale degli EPR, la richiesta più urgente ed immediata dei precari del C.N.R. è quella di vedere applicate le riserve dei posti previste, nei concorsi pubblici, dalle disposizioni di legge e dai contratti collettivi nazionali.

Al momento le decisioni dei vertici del CNR, il maggiore Ente pubblico di ricerca, non prevedono alcun posto riservato per gli oltre 1000 precari dell’Ente che avevano , tramite la UIL-RUA sottoscritto una appello ai Ministri della Ricerca e della F.P. . Le vigenti disposizioni, invece, consentirebbero, di riservare per il personale interno all’Ente, una quota di posti non superiore al 50% dei 442 concorsi che il CNR si appresta a bandire.

Perdere un’occasione concreta come questa sarebbe un errore od un’ omissione imperdonabile.

Ecco il motivo per cui la UIL – Rua giudica inaccettabile il comportamento dei vertici del C.N.R. i quali intenderebbero polverizzare “ad libitum” i concorsi suddetti (e relative commissioni esaminatrici) senza soddisfare la reiterata richiesta della UIL stessa sulle riserve dei posti, determinando un insostenibile impegno di risorse umane (pari a circa 1600 membri di commissione)e risorse economiche (pari a circa 320.000 euro di gettoni presenza oltre ai rimborsi per missioni).

La UIL – RUA però non si rassegna e sottolinea come l’applicazione di dette misure sulle riserve dei posti venga regolarmente soddisfatta nei concorsi delle amministrazioni pubbliche, centrali e locali, ed in particolare negli altri Enti Pubblici del comparto Ricerca (Istituto Superiore di Sanità, INFN, etc.).

Per tutto ciò, ed al fine di contrastare le decisioni finali del CdA del C.N.R., la UIL Rua rivolge ai precari dell’ Ente un appello per una ulteriore e forte mobilitazione e per la partecipazione all’assemblea appositamente convocata presso la sede Centrale del CNR per mercoledì 18 maggio p.v. alle ore 13,30, proprio in occasione della prevista riunione del Consiglio di Amministrazione dell’Ente.

Americo Maresci
Segretario Nazionale UIL-RUA

Allegati:
Volantino
Costi concorsi decentrati
Memorandum per C.d.A.
Odissea dei concorsi
Precari e sottoinquadrati
Sintesi concorsi

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