domenica 24 Novembre 2024

CNR: Una risposta dovuta – Chiarezza e contenuti dovuti al Personale

Nelle nostre “Linee Guida” per la gestione della “Fase 2” negli EPR, Atenei e strutture dell’AFAM, sono contenute essenzialmente 3 richieste per la UIL irrinunciabili:
− il rispetto delle determinazioni governative e nazionali per garantire anche nelle nostre istituzioni scientifiche “le imprescindibili condizioni di sicurezza” per i lavoratori;
− la conseguente indispensabile dotazione di misure, prescrizioni e strumentazioni in tutti gli ambienti di lavoro;
− l’adozione di un metodo e di strumenti che favoriscano la partecipazione del sindacato – così come positivamente è avvenuto e sta avvenendo nei protocolli sottoscritti nei settori privati nelle attività produttive più strategiche – che per chi non lo ricordasse sono previsti ed individuabili all’ interno delle disposizioni contrattuali in vigore.

Le “Linee Guida” della UIL-RUA stanno riscuotendo una positiva accoglienza tra i lavoratori soprattutto perché improntate alla massima aderenza alle situazioni concrete, ad una lunga esperienza e conoscenza delle strutture, ad analisi della estrema diversità delle situazioni reali sul territorio e nella “rete”.

Con un commento – incomprensibilmente duro e questo sì irricevibile – alcuni hanno inteso strumentalmente estrapolare dal contesto più complessivo del nostro documento per la “Fase 2” un’affermazione per piegarla ad una interpretazione fuorviante e mistificatoria e per fare il solito trito e stancante sermone sulla autonomia e sulla libertà della ricerca.

E CHI LE HA MAI MESSE IN DISCUSSIONE?

Rileviamo, innanzitutto, come sia molto strano che in alcuni ambienti si attacca la UILRUA perché “troppo desiderosa di far tornare i lavoratori all’ attività” ed in altri ci si accusa di voler blindare istituti e laboratori e addirittura imbrigliare la libertà dei ricercatori!
Trovate altro modo e soprattutto altra occasione per cercare di fare consenso!

Una cosa è certa: come UIL-RUA mai accetteremo, specie in questa drammatica contingenza, anche la sola ipotesi e rischio di un connubio tra la spinta al “al fai da te”, da un lato, e l’assenza e/o l’insufficienza delle garanzie di una seria programmazione in particolare nei territori della gestione in sicurezza delle “attività in presenza”, dall’altro!

Ben conosciamo impegni, scadenze, responsabilità primarie connesse allo sviluppo delle attività di ricerca del nostro Ente.

Ciò che ha dettato le nostre posizioni, espresse come contributo positivo al confronto in atto, è la preoccupazione che possano venir meno nella gestione concreta sui luoghi di lavoro le condizioni per un coerente sviluppo delle direttive centrali; che non siano fornite, in particolare per il personale più debole ed esposto, negli istituti e nei laboratori le garanzie necessarie di sicurezza; che non si tenga nel dovuto conto la diversità delle situazioni nei territori!

Perché, anziché mettersi a “dare i voti” alle posizioni della UIL, i “censori di turno” non destinano in altre direzioni il proprio impegno sindacale e professionale?

Ad esempio per tornare ad interrogarsi sui motivi per i quali, in questa contingenza drammatica della vita del nostro Paese, l’apporto degli Enti Pubblici di Ricerca e del CNR non venga ancora sufficientemente valorizzato dai massimi vertici del Governo, in particolare oggi negli ambiti multidisciplinari e nelle attività nei quali la qualità e l’eccellenza dei nostri ricercatori sarebbero di grande utilità per il superamento di una crisi forse senza precedenti.

SUPERAMENTO DEL PRECARIATO

Con enorme dispiacere dobbiamo registrare che l’assunzione del personale precario relativo all’anno 2020 è ancora oggi in attesa di poter essere soddisfatta attraverso il riconoscimento del diritto alla stabilizzazione.

Diritto il cui esercizio è stato già faticosamente prorogato da aprile a fine giugno p.v. a fronte di una ottimizzazione dei costi del personale.

L’assunzione anticipata delle 190 unità di personale “Giovani Ricercatori”, che vanno a compensare 190 assunzioni dai bandi Comma 2 da Ricercatore effettuate nell’anno 2019, permette di fatto di aumentare la platea dei Comma 2 da scorrere dalle relative graduatorie.

Inaccettabile per la Scrivente la proposta di rinvio da parte dell’Amministrazione riguardo le prese di servizio sia dei GR che dei Comma 1 e Comma 2 deliberati, ed ha chiesto con forza di dare seguito agli impegni assunti dall’Ente in data 8 febbraio u.s.

Altresì andranno garantiti nel contempo sia la continuità contrattuale a tutti i colleghi precari che stanno giorno dopo giorno andando a casa senza possibilità di rinnovo, che l’invio, già da subito, delle lettere di assunzione per il personale in attesa.

A seguito delle nostre richieste, l’Amministrazione ha aggiornato la riunione per il 29 Aprile p.v.

Per la UIL l’emergenza non può costituire il deterrente per procrastinare ulteriormente gli impegni già assunti.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Coordinamento Nazionale CNR
Mario Ammendola

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