Trattamento accessorio anno 2010 – “fondino”
Dopo aver chiuso un ipotesi di accordo in data 8 Luglio 2010 per il trattamento accessorio del personale IV-VIII, il C.R.A. ha inviato alla Funzione Pubblica (DFP) tutti gli accordi sottoscritti.
In data 11/11/2010 il DFP eccepiva che l’accordo relativo alla produttività in relazione alla presenza in servizio non era in linea con i criteri di “premialità” di cui al D.lgs 150/2009 (Legge “Brunetta”). Questa problematica veniva portata al tavolo della contrattazione il 19 maggio u.s. con l’intento dichiarato dal C.R.A. di recepire le osservazioni del DFP.
Le OO.SS. invitarono il C.R.A. a resistere a tale parere, in quanto l’accordo del 4 Febbraio tra Governo e sindacati rinviava l’applicazione del D.Lgs 150 al 2014, ovvero al momento in cui sarebbe stato disponibile uno stanziamento di nuove risorse a ciò destinate, oltre che un nuovo CCNL all’interno del quale poter recepire le nuove regole. Il C.R.A. ha accolta la richiesta, riproponendo al DFP e al MEF una richiesta di riesame del testo di Luglio 2010. La risposta è arrivata puntualmente al C.R.A. con affermazioni a nostro avviso poco convincenti, in quanto i vigilanti richiamavano genericamente la normativa vigente.
Venerdì 22 Luglio il C.R.A. ha quindi proposto alle oo.ss. un nuovo testo, in sostituzione di quello sottoscritto in data 8/7/2010.
La UIL ha chiesto – nuovamente e preliminarmente – se il C.R.A. condividesse le osservazioni dei vigilanti, rappresentando in caso affermativo la necessità di annullare attraverso un atto formale il primo accordo già atto sottoscritto l’8/7/2010, previa redazione di un atto ad hoc che indicasse la volontà del C.R.A. di recepire formalmente i pareri facendoli propri.
La richiesta UIL nasceva dalla constatazione che in assenza di questi due passaggi formali, sarebbero risultati solo un accordo firmato ed un altro modificato, ma nessuna motivazione “intermedia” del CRA su cui fondare un eventuale ricorso in sede giudiziale.
Nel corso della discussione il C.R.A. ha richiamato l’art. 40bis c.2 L.165/0, in cui si dice che la ripresa delle trattative è obbligatoria nel caso di esito negativo della verifica da parte del DFP; con ciò intendeva sostenere di non poter dar seguito senza modifiche ad un atto sottoscritto tra le parti e non avallato dai vigilanti.
La UIL ha sostenuto che il richiamo all’art.40 della L.165 andava letto per intero, anche nella parte in cui richiama il termine dei trenta giorni per la stipula definitiva degli accordi già trasmessi, per cui ha richiesto di accelerare le procedure per il pagamento dei sospesi derivanti da accordi già firmati che, inviati alla Funzione Pubblica da più di 30 gg, sono tuttora senza risposta. In particolare l’accordo per i ricercatori per l’indennità oneri specifici e il conguaglio dell’indennità di ente anno 2010, che ammonta ad oltre 500 mila € .
Il C.R.A. ha accettato il principio richiamato nella norma, proponendo quindi l’immediato pagamento di queste somme purchè congiuntamente si arrivasse alla sottoscrizione di una nuova ipotesi per l’anno 2010, con un esplicito richiamo ai Criteri di produttività. La UIL ha rappresentato che gli unici criteri adottabili erano quelli contenuti nell’art.45 del CCNL 94-97.
Dopo un confronto molto serrato il CRA ha quindi accettato la proposta di sottoscrivere un nuovo accordo sul fondino che non facesse più riferimento al parametro della presenza (che i vigilanti avevano ritenuto insoddisfacente a riconoscere il merito della prestazione professionale). La mediazione trovata, di rimandare ai criteri del CCNL ma senza indicazione di coefficienti, a questo punto non produrrà effetti in termini di “graduazione” del fondino.
Il primo accordo è stato pienamente sostituito dal secondo, sottoscritto il 22/7/2011: l’accordo produrrà un monitoraggio sulla prestazione, ma una erogazione in base all’unico parametro adottabile, senza decurtazioni per assenza. E’ stato quindi eliminato, come richiesto, il parametro delle presenze, ritenuto dalla FP non premiale, e saranno esaminate le prestazioni lavorative; ma l’erogazione avverrà per tutti in base all’ex coefficiente 1 per tutti, calcolato sulla base del parametro dell’indennità di ente di giugno.
Per l’anno 2011 il C.R.A. ha già annunciato che non potrà mantenere questo tipo di accordo, dovendo introdurre il piano della performance!!! L’accordo già sottoscritto per l’anno 2011 prevede invece che saranno adottati gli stessi criteri del 2010 e che questi varranno anche per gli anni successivi. Non sappiamo come il C.R.A. possa rinegoziare anche l’accordo 2011: per noi va bene così.
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PUNTATE PRECEDENTI: PIANO DELLA PERFORMANCE
IL CRA ha presentato alle OO.SS. il 22/6 il Piano della Performance ed il sistema di valutazione. Alla presenza del Prof. Ruffini; Presidente OIV per il C.R.A., è stato illustrato il documento
- sistema di misurazione
- piano della performance
- programma triennale
I documenti sono solo la parte propedeutica alla piena applicazione della Legge Brunetta, percorso teorico che altri enti hanno già completato stilando i documenti richiesti dalla norma.
Il Presidente ha tenuto a sottolineare che queste pratiche sono buone consuetudini per qualsiasi modello di organizzazione aziendale, a prescindere dalla imposizione della Legge 150/09, mentre l’uso che si fa dei risultati non rientra nei compiti della Commissione di valutazione – che peraltro deve ancora approfondire il complesso sistema C.R.A.
La UIL ha consegnato al Prof. Ruffini la nota del 25/3/2011[allegata] della Segreteria Nazionale, relativa alle considerazioni sul sistema di misurazione e valutazione della performance negli EPR. In particolare abbiamo evidenziato come:
- l’accordo Governo – OO.SS. del 4 febbraio us abbia confermato che senza risorse aggiuntive destinate allo scopo i contratti integrativi restano validi (come precisato anche dalla circolare FP n.1 );
- sia impossibile compilare una graduatoria di merito, atto propedeutico perché il D.L.vo 150/09 produca effetti;
- sia impossibile la valutazione di Ricercatori e Tecnologi prima dell’emanazione dell’ apposito DPCM, cruciale negli EPR, in cui altrimenti si rischierebbe di valutare un Ente escludendo le professionalità caratterizzanti.
E’ stato inoltre chiesto quali siano le modalità di rapportarsi con l’intera struttura C.R.A., al fine di capire su quali elementi si basa la conoscenza e quindi la successiva valutazione.
Il Prof. Ruffini ha affermato che per ora il CRA si è limitato ad acquisire elementi tramite i Dirigenti della sede centrale, tralasciando per il momento problemi specifici quali il rapporto tra amministrazione centrale e strutture periferiche. Il lavoro è quindi consistito nel capire come il C.R.A. è organizzato/strutturato – più che entrare nel merito di come le attività vengano effettivamente svolte.
La UIL ha sottolineato che per una corretta valutazione l’OIV deve rapportarsi anche con il Comitato Unico di Garanzia, istituito recentemente, in modo da garantire le pari opportunità all’interno dell’ente e permettere anche all’Organismo di avere una ulteriore chiave di lettura delle criticità esistenti. Il CUG però non ha ancora iniziato ad operare.
Il prof. Ruffini ha ribadito quindi che l’elaborazione del piano non è in relazione con l’Art. 19 c.1 D.Lvo 150/09 (intento di valutazione piena di strutture e personale), ma allo stato dell’arte è conseguenza di un mero obbligo di legge.
Continueranno quindi ad essere applicati gli accordi recentemente sottoscritti. Tale affermazione non è stata condivisa da tutti i componenti la delegazione CRA presente al tavolo, mentre la UIL ha espressamente precisato che senza la necessaria copertura finanziaria (aggiuntiva), e prima che il prossimo CCNL recepisca le nuove regole al proprio interno non ci sarà a nostro avviso alcuna possibilità di utilizzare questo studio, sia pur parziale e teorico, per una applicazione distorta della L. Brunetta.
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NOVITA’ SUL SITO – “TRASPARENZA”….
Con stupore abbiamo invece appreso che in data 30 giugno 2010 il Commissario ha deliberato:
1. di approvare ai sensi degli articoli 11, comma 2 e 15, comma 2 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 l’allegato Programma triennale per la trasparenza e l’Integrità per il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura;
2. di nominare Responsabile per la Trasparenza il dott. Stefano Bisoffi, Dirigente del Servizio Sistemi Informativi;
3. di dare mandato al Direttore Generale di porre in essere tutti gli atti necessari alla divulgazione ed attuazione del Programma stesso,
avviando di fatto il piano della Performance con tutte le criticità che lo stesso Presidente aveva enunciato (“studio parziale” del C.R.A.)
Questi documenti e delibere sono pubblicati in una sottosezione del sito dell’ente, senza nessun avviso inoltrato ai lavoratori o comunicato alle OO.SS. che li rappresentano, e sembra esattamente contraria allo spirito dell’iniziativa [“Trasparenza”, sigh!]…. Infatti il non avere in home page del sito una chiara indicazione delle novità presenti comporta per tutto il personale una continua “caccia alle notizie” sull’intero sito delle ultime novità che il C.R.A. pubblica in modo sempre differente.
Apprendiamo nella stessa sottosezione che il Ministero per lo Sviluppo economico nel formulare il parere sul Programma triennale per la trasparenza e l’integrità afferma: “..in conformità al quadro normativo di riferimento e apprezzamento per la precisione metodologica improntata ai principi del controllo di gestione nonché la particolare attenzione alla formazione interna di una cultura dell’integrità e della trasparenza”….
Belle parole, certo: ma bisognerà valutare se effettivamente il C.R.A. metterà in pratica ciò che afferma nel piano triennale – visto che la trasparenza e la formazione sono le parti più carenti dell’ente e nelle quali c’è da recuperare molto terreno perduto!
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Formazione
Il vero tallone d’Achille per il C.R.A. resta la Formazione. Inesistente un vero piano pluriennale capace di coinvolgere pienamente tutto il personale. Ad oggi, con le risorse contrattuali, è stata fatta Formazione per i Direttori di Centro, per i Dirigenti, gli addetti alla sicurezza, i neo assunti e – per necessità – corsi amministrativi per aggiornamenti delle procedure.
Lo stesso C.R.A. prevede per l’anno 2011 un piano formativo per il settore Tecnico, finora completamente trascurato, ma questa previsione rimane negli intenti, perché non finanziata. Infatti le risorse dell’anno in corso sono pari al 50% delle risorse spese nel 2009, ed il C.R.A. ha chiesto alle strutture di farsi carico delle spese di missione, ed ha intenzione di sottoporre ai Direttori la scelta di chi può partecipare al piano formativo senza tener conto delle precedenti tornate. Il C.R.A. ha deciso di spostare parte delle risorse non spese in Formazione in un separato capitolo denominato “stage all’estero per i ricercatori”: di conseguenza il programma attualmente in vigore viene finanziato con risorse interne e non più con il Programma Mipaf.
Come UIL anche in passato abbiamo precisato che gli stage all’estero finanziati dal MIPAF dovevano esser aggiuntivi alle risorse definite contrattualmente sul capitolo delle Formazione; così come abbiamo chiesto di avere per iscritto la conferma che al formazione dei Dirigenti effettuata negli anni scorsi non abbia gravato sulle risorse dei dipendenti dei livelli, destinatari di altri CCNL. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto né i dati contabili, né risposte precise. Abbiamo chiesto di recuperare almeno la metà delle somme tagliate per legge (ovvero il 25% del totale) predisponendo quella che legge definisce “formazione non convenzionale”: anche qui siamo in attesa di riscontri.
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Art.54: La procedura di cui all’art.54 è ferma in conseguenza delle problematiche irrisolte derivanti dagli inquadramenti non corretti. E’ stato chiesto al C.R.A. di nominare le commissioni di esame e di procedere celermente considerando che per tali procedure sono state detratte risorse dal Fondo.
Considerando anche il mancato adeguamento del valore del Buono pasto, che è di fatto un aumento di reddito secco, le risorse per il personale si vanno assottigliando, senza possibilità di recupero per gli anni successivi.
Riteniamo che tutti questi obiettivi mancati – così come gli errori in fase di inquadramento, con i collegati costi dei ricorsi, e quelli collegati ad interpretazioni anziché applicazioni delle norme – dovrebbero costituire elemento da misurare al momento in cui si approcceranno davvero la tematiche della valutazione della produttività, efficienza ed efficacia dell’attività dei vertici del C.R.A.
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ULTIMISSIME: SALDO ACCESSORIO DIRIGENTI.
E’ arrivata per il prossimo 28 luglio la convocazione per la determinazione dei fondi di posizione e risultato dei dirigenti per gli anni 2008-9-10, oltre che per la determinazione dei criteri per la distribuzione dei fondi stessi.
Altro esempio a nostro avviso di discutibile efficienza, il CRA deve ancora liquidare parte del trattamento economico 2008 a parte dei propri dipendenti!
L’argomento è stato approcciato già un paio di volte al tavolo di contrattazione: la prima volta fu ritirato dal tavolo in conseguenza di una interpretazione per così dire eccessivamente estensiva da parte del CRA (si parlava di “reggenze” in un ambito contrattuale che non le prevedeva…); l’ultima occasione si è conclusa con la diffida della UIL a ridurre i fondi in assenza di espressa previsione normativa.
Riteniamo infatti la difesa del CCNL – e la sua corretta applicazione – non un optional ma un dovere preciso, per tutti i lavoratori in tutti gli enti – e ci aspetteremmo che fosse principio informatore di tutta l’azione amministrativa di un ente pubblico; riteniamo altresì che il rispetto della legittimità (prima che delle opportunità) sia principio che dovrebbe essere di interesse più della parte pubblica che del sindacato – che dovrebbe e vorrebbe poter fare rivendicazioni anziché difesa delle norme!
Vedremo il seguito e vi terremo informati.
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Auguriamo buone ferie a chi ancora non ne ha fruito, e buon rientro a chi ha già beneficiato del meritato riposo estivo.