L’incontro di contrattazione è cominciato con circa 45 minuti di ritardo in conseguenza delle difficoltà che i dipendenti di sedi diverse da quella centrale hanno incontrato per avere l’accesso alla assemblea, regolarmente convocata.
Inspiegabilmente infatti, a nostro avviso, il CRA riteneva di poter non consentire l’accesso in carenza di aule. Per ovviare all’inconveniente, come UIL abbiamo concesso, a tutti coloro che lo ritenevano, di entrare a far parte della delegazione UIL per la trattativa, consentendo quindi ai lavoratori di tenere l’assemblea sotto ulteriore copertura sindacale, appoggiandosi o nell’atrio a piano terra o sul pianerottolo antistante la sala di contrattazione.
Fortunatamente il buon senso ha prevalso, e il CRA, vista la determinazione dei lavoratori, ha disposto che l’assemblea si svolgesse nell’atrio, almeno fino a che non si è liberata l’aula conferenze.
Abbiamo così potuto iniziare la trattativa.
Il CRA, per il tramite del Direttore Generale, ha aperto l’incontro chiedendo ai sindacati riflessioni e/o proposte invitandoci a considerarci tutti “ sulla stessa barca”.
La UIL è rimasta fortemente sorpresa da questa apertura di incontro, in quanto si aspettava che fosse il CRA a fornire le proprie riflessioni, in conseguenza dei molti incontri che ci risultava fossero avvenuti tra l’ente stesso e la funzione pubblica.
Comunque abbiamo risposto all’invito ed abbiamo rappresentato quanto segue:
– prioritariamente – ad avviso della UIL – era necessario chiarire come interpretare la nota della F.P.. Riferendoci infatti a quanto esposto dalla FP in relazione agli oneri specifici dei R&T, la UIL ha nuovamente evidenziato come fosse irricevibile la formulazione della F.P., che imponeva la propria opinione rispetto ad un emolumento finanziato per contratto nazionale, e assoggettato esclusivamente a criteri determinati per accordo, come precisamente era stato fatto.
La UIL ha quindi ribadito che il CRA sciogliesse il nodo su quanto l’Ente fosse in grado e volesse “resistere” sui punti della nota della F.P., chiaramente difformi dal CCNL.
– Abbiamo quindi affrontato la problematica sull’ art.53: “l’invito“ della F.P. a porre sul fondo l’onere dei gradoni comporta o no la modifica dell’accordo sottoscritto e già autorizzato dalla F.P.? Ovvero, limitandoci ad accogliere l’invito della F.P. e procedendo alle conseguenti modifiche, il CRA è tenuto oppure no ad un nuovo processo autorizzativo? A nostro avviso no.
Il CRA ha successivamente precisato che non può far altro che accogliere tutta la nota della F.P.
– Sempre per capire come muoversi, la UIL ha chiesto al CRA come interpretasse la nota della FP, che dice che gli art. 53 e 54 “non possono gravare sul bilancio”. La UIL ha chiesto al CRA di precisare se questa informazione andava intesa come l’impossibilità di aggiungere risorse nuove, oppure se le progressioni non potessero proprio avere un impatto neanche indiretto sul bilancio, ovvero non potessero gravare neanche sul turn over. Il CRA ha precisato che secondo l’ente la F.P. intende negare progressioni certamente a carico su risorse nuove, ma ha altresì precisato che qualora si utilizzassero i risparmi del turn over le progressioni rientrerebbero nel regime autorizzatorio preventivo. Al riguardo la UIL ha precisato che poiché il turn over 2009 è tutto disponibile, e poiché la F.P. è già in possesso del piano assunzioni predisposto dal CRA, la scelta di quali professionalità assumere o far progredire attiene esclusivamente alla autonomia gestionale del CRA, quindi a nostro avviso nulla osterebbe a che il CRA ponesse anche sulle risorse del turn over le progressioni.
In questo caso però per la UIL non sarebbe necessaria alcuna ulteriore autorizzazione della F.P. in quanto essa è dovuta esclusivamente per i nuovi ingressi (= assunzioni).
– Il DG ha manifestato grande fastidio per le distanze che le OO.SS. hanno preso rispetto alla sua affermazione che ente e sindacati, firmatari entrambi degli accordi, hanno la stessa responsabilità, con ciò sottintendendo che il CRA è obbligato dalla F.P. a comportamenti che le OO.SS. sono tenuti a condividere!!
Il CRA ha espressamente precisato che i rilievi sugli oneri specifici dei ricercatori e sulla produttività sono entrambi superabili perché “l’ente ha già una idea” su come soddisfare i rilievi posti dalla F.P. (presumiamo le famose “griglie” sulle attività, quindi un processo valutativo vero e proprio, come ci ha detto nello scorso incontro). Ha però precisato che non si intende mandare in pagamento nulla che non abbia ricevuto espressa autorizzazione della F.P., con ciò di fatto confermando che non intende “resistere”, e quindi accetterà passivamente le interpretazioni restrittive del CCNL da parte della F.P.
– La frizione più forte è avvenuta sull’art. 54: infatti l’Ente ha ipotizzato di caricare sull’accessorio TUTTO il costo delle progressioni, facendone quindi ricadere i costi sulle spalle dei colleghi, anziché mantenere l’impegno ad utilizzare risorse aggiuntive espressamente dedicate.
E’ chiaro quindi, o meglio è chiaro per la UIL, che col cambiare dello scenario cambiano gli accordi: infatti l’accordo sui criteri per la progressione per l’art. 54 è stato firmato dalla UIL sul presupposto che quei criteri si utilizzassero a valere su risorse aggiuntive. Se le risorse aggiuntive non ce ne sono, non è detto che per la UIL l’accordo firmato sui criteri per l’applicazione dell’art. 54 sia ancora valido.
Il CRA ha richiamato il sindacato a considerare che i dipendenti dell’Ente non solo hanno stipendi consistenti, tra i più alti del comparto, ma che sul 2009 gli stessi lavoratori si divideranno un conguaglio consistente, a valere sui residui dell’indennità di ente! Ad avviso della UIL la situazione economica dei dipendenti del CRA non può essere utilizzata quale “deterrente” per futuri miglioramenti, soprattutto in considerazione del fatto che la retribuzione individualmente percepita al 31/12/2010 sarà il riferimento per la retribuzione dei prossimi tre anni, e che per questa ragione è necessario che tutti i dipendenti CRA arrivino al 31/12/2010 con una retribuzione individuale il più alto possibile.
Fermo restando che le osservazioni della F.P. riguardano solo gli accordi sottoscritti e quindi costituiscono un pericolosissimo precedente per tutte le questioni che ancora non sono oggetto di accordo (esempio art. 15, 3 e 23 etc.) riteniamo fortemente preoccupante l’affermazione fatta al tavolo dall’Ente che la delibera che rendeva disponibili 550mila € per questo pacchetto di accordi è “illegittima”. A nostro avviso queste risorse già individuate per il 2010 – e confermate nel bilancio di previsione per il 2011 – devono restare disponibili per tutto il personale.
L’incontro si è concluso con l’affermazione dell’ente che queste risorse, frutto di una delibera illegittima, non sono rivendicabili. Il CRA sottoporrà alle OO.SS. una proposta per l’applicazione degli accordi sottoscritti attraverso l’utilizzazione del fondo accessorio; la proposta conterrà altresì la previsione di una integrazione dei buoni pasto e dei Benefici assistenziali, fermo restando da una parte la volontà di rispettare i rilievi della F.P. su oneri specifici e produttività (= adozione di criteri di valutazione e premiali), e fermo restando altresì che dovrà essere il CdA ad approvare le variazioni.
Il prossimo 1 dicembre si terrà in mattinata un ulteriore incontro di contrattazione, e nel pomeriggio il CdA. Come per oggi, sarà indetta una assemblea del personale cui potranno partecipare i dipendenti interessati, e che cercheremo di informare, come oggi, in tempo reale.
La UIL attende di leggere i contenuti della proposta che il CRA si è impegnato ad inoltrare al più presto, nella quale non sappiamo se saranno contenute anche le modalità per armonizzare la proposta stessa con gli accordi già firmati.
Ad avviso della UIL il modo a procedere del CRA in occasione di questa complessa e confusa vicenda è censurabile sotto ogni punto di vista.
La UIL al tavolo ha chiesto al CRA di avere una interlocuzione con i veri interlocutori dotati dei veri poteri, che si tratti della F.P. o del CdA. Riteniamo infatti inaccettabile una trattativa con intermediari che devono avere l’ok ora di questo ora di quel soggetto esterno al tavolo.
E’ inutile infatti a nostro avviso sottoscrivere impegni con interlocutori che o non sono in grado di mantenerli o li sottoscrivono senza conoscere la portata, perché da una controparte pubblica ci si aspetta competenza e autorevolezza, oltre che correttezza e coerenza.
Vi terremo informati.
Sonia Ostrica