Al Presidente del CRA, Al Direttore Generale del CRA, Ai membri del CdA.
In riferimento all’oggetto si diffida il CRA ad avviare alcuna valutazione “sperimentale” del personale dei livelli I-III senza aver preventivamente chiarito le finalità e garantito le modalità della valutazione.
Detta valutazione infatti non solo non è al momento prevista da nessuna delle norma in vigore, ma rischia di prefigurare un danno certo, in assenza di procedure condivise e soprattutto omogenee.
Il carattere di sperimentalità non mette al riparo da questi rischi, che potrebbero influire pesantemente sulla credibilità e professionalità dei Ricercatori e tecnologi, che non hanno nessuna difficoltà ad essere “valutati” se sono messi al corrente, appunto degli scopi dell’indagine e garantiti sulle procedure – cose che si ritiengono al momento non garantite.
Non è né comprensibile né accettabile una decisione in tal senso perché:
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a) non ci sono supporti di natura normativa vigenti né a livello di ente nè a livello nazionale; come è noto, lo stesso CIVIT si è espresso chiarendo che nessuna valutazione sarà possibile presumibilmente fino al 2013, ovvero fino a quando non saranno stai individuati i criteri di valutazione degli enti, cui quelli individuali sono direttamente collegati e a cui sono subordinati e conseguenti;
- b) stante com’è la gestione dell’ente – e soprattutto la gestione dell’informazione e dei progetti – è impossibile valutare i singoli lavoratori sulla efficienza progettuale e scientifica. Infatti è ben noto a tutti che a gran parte della gestione dei progetti è di fatto sottratta al ricercatore responsabile, e viene gestita dai vari livelli amministrativi;
- c) i progetti vengono “dati” o “indicati” (soprattutto quelli finanziati dal MIPAAF, che rappresentano al momento attuale, purtroppo, il grosso del finanziamento scientifico del CRA), con logiche ben diverse da quelle scientifiche; anche l’informazione su possibili proposte da fare viaggia su canali poco condivisi, poco omogenei e di dubbia trasparenza;
- d) è da poco stato avviato il processo di valutazione per le Strutture e i Dipartimenti
La valutazione dei singoli sarà accettabile solo quando saranno avviati gli elementi propedeutici indicati dal CIVIT e saranno stati rimossi gli ostacoli gestionali interni all’ente e già richiamati; ovvero, quando ogni ricercatore potrà misurarsi con gli altri a parità di condizioni di partenza.
In caso contrario il singolo verrebbe valutato per meriti/colpe che non ha, e che dipendono da logiche su cui lui stesso ha poco margine di intervento.
Si resta in attesa di ricevere conferma della sospensione delle procedure.
FIR CISL
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UIL PA UR AFAM
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Roberto Fioravanti
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Sonia Ostrica
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