Con 3 giorni di ritardo per motivi “di forza maggiore” è ripresa la contrattazione sul odg precedentemente annunciato
Al primo punto all’odg è stato presentato lo Statuto con le proposte di modifiche che la Legge 218/2016 Madia impone. Le novità più importanti riguardano il rappresentante della comunità scientifica nel CdA, il recepimento della Carta Europea dei Ricercatori, il superamento della pianta organica sostituito dal fabbisogno di personale.
Come UIL abbiamo chiesto che il CREA si attivi subito affinché, fin dalla prima nomina dei nuovi vertici, si possa eleggere il rappresentante interno al CdA. Considerato che devono essere svolte le elezioni per il Consiglio Scientifico, l’elezione del componente in CdA può essere svolta contestualmente. In caso di mancato accoglimento si rischierebbe di rinnovare tutto il CdA nel corso del primo anno.
Per quanto attiene al recepimento della Carta Europea dei Ricercatori è stato chiesto di riportare per intero le norme citate nella L. Madia. E’ stato fatto presente come le norme prevedano la responsabilità del ricercatore titolare del “progetto” non solo dal punto di vista scientifico ma anche sotto il profilo gestionale, assicurando una gestione finanziaria dei fondi utilizzati nel rispetto dei vincoli di trasparenza ed efficienza contabile. L’adeguamento quindi non può essere limitato alle norme dello Statuto ma deve servire soprattutto ad una modifica del modello organizzativo, che attualmente prevede una organizzazione centrata sui responsabili di strutture.
Per quanto attiene il fabbisogno la discussione è volta maggiormente ad avviare il confronto con il CREA sul prossimo Piano assunzionale: il superamento della pianta organica permette di poter rivedere alcune scelte recenti che hanno condizionato sia l’assunzione nei diversi profili sia lo sviluppo professionale del personale.
Al 2 e 3 punto all’odg sono stati esaminati i Fondi per il trattamento accessorio. Per i livelli IV-VIII , anno 2016, gli importi accantonati per le progressioni ritornano al Fondo per essere erogati sotto forma di produttività. Nell’anno 2017 le risorse per le progressioni erodono la produttività e non è stato possibile incrementare ulteriormente le risorse. Unico impegno preso dal CREA è il ricalcolo del Fondo dalla sua costituzione, per verificare se le risorse (RIA etc.) dei cessati siano state correttamente riattribuite al Fondo. Oltre la produttività sono da definire anche le indennità per le posizioni organizzative individuate dal nuovo assetto del CREA.
Per il Fondo Ricercatori/Tecnologi manca ancora la certificazione per gli anni 2015 e 2016. In seguito alle numerose assunzioni il Fondo è rimasto sempre della stessa consistenza, andando quindi ad erodere il salario accessorio individuale. Attualmente il CREA è fermo nella erogazione del salario accessorio ai ricercatori all’anno 2015.
Per quanto riguarda le progressioni sono aumentate le posizioni da mettere a bando rispetto alle previsioni del 2016. I posti messi a concorso per l’art.54, comunicati sommariamente a voce con approssimazioni quindi suscettibili di errore sono :
Le OOSS hanno presentato al tavolo una proposta unitaria per definire le valutazioni nell’ambito di ciascun criterio. Le parti sono sembrate alquanto distanti soprattutto per quanto concerne la valutazione della verifica dell’attività professionale svolta, come richiesto dalla Funzione Pubblica: a parere di tutte le OOSS intervenute è improprio utilizzare i criteri della performance per lo sviluppo di carriera, anche in considerazione che l’ultima valutazione nel CREA risale al 2014. Pertanto, se il testo dell’accordo rimarrà quello
proposto nel mese di Dicembre, per il quale avevamo già espresso le nostre perplessità, ci sembra difficile poterlo condividere e sottoscrivere congiuntamente l’accordo. Certo che l’affermazione del CREA al tavolo “firma chi c’è” già rivela un atteggiamento a nostro avviso troppo disinteressato a raggiungere una vera condivisione di intenti!
E’ previsto nel corso dell’anno anche l’assunzione di circa 30 unità di personale reclutato come categorie protette: abbiamo chiesto al CREA di comunicare le province dove dovranno avvenire tali assunzioni e valutare anche il tipo di profilo da assumere. Al momento non è pervenuto nessun ulteriore dettaglio in merito. I requisiti e le modalità sono definite dalla L.68/99 sulle categorie protette; la procedura dovrà concludersi entro l’anno.
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Rileviamo come la contrattazione continui a svolgersi in un clima molto distaccato e sofferente, evidenziando molte difficoltà nel concludere positivamente i numerosi argomenti che di volta in volta si ripetono, senza trovare soluzioni che possano essere condivise tra le parti. Ogni volta i suggerimenti, le proposte, vengono ascoltate, qualche volta annotate; alla fine di ogni riunione viene chiesta una sintesi da inviare come nota (Statuto, disciplinare provvisorio…), ma le OO.SS. non ricevono poi riscontro su percorsi o soluzioni. Un tal modo a procedere non consente di capire cosa viene recepito dalla controparte. Anche i documenti, presentati direttamente al tavolo in fotocopie cartacee (consistenza delle risorse), sono spesso impossibili da analizzare all’istante in seduta comune. Capita ancora di ricevere informazioni “a voce” in contrattazione (i posti disponibili per le progressioni) e spesso solo a richiesta, senza poi ricevere alcun supporto documentale né cartaceo né mail nei giorni successivi all’incontro come viene invece assicurato, e ciò nonostante esplicite successive sollecitazioni.
Siamo consapevoli della difficoltà che l’ente incontra lungo l’accidentato cammino verso la “maggiore età”, e l’ultimo anno trascorso è stato davvero duro. Ma ciò non giustifica una tale situazione di grave ritardo nell’approcciare e risolvere i problemi del personale.
Rileviamo che l’atteso cambio di passo nelle relazioni sindacali, impegno condiviso anche al tavolo con il Ministero, non è avvenuto: proprio in questo periodo invece dovrebbe essere considerata risorsa primaria cui dedicare il massimo impegno e volontà!
UIL RUA CREA
Mario Finoia