On. Ministro,
con la presente le scriventi Organizzazioni sindacali Le rappresentano la
preoccupazione per le scelte che il Consiglio di Amministrazione del CREA sta attuando
in relazione alla gestione generale del patrimonio immobiliare ed in questi mesi alla
dislocazione del personale e alla definizione delle sedi dell’amministrazione centrale e
dei Centri di ricerca di Roma.
Questa scelta sta provocando sconcerto e preoccupazione nel personale, perché non
è stata presa all’interno di una strategia organizzativa complessiva. È una risposta
affrettata, dettata da esigenze legali e finanziarie che l’ente conosce da anni e nei
confronti delle quali non sono state costruite nel tempo soluzioni ponderate e
prospettiche. La necessità di dismettere il contratto di locazione passiva dei locali di via
Po non è stata seguita dall’individuazione di una nuova sede ove collocare uffici e centri
di ricerca, dopo che un bando di manifestazione di interesse per individuare i nuovi locali
non ha prodotto i risultati attesi.
Tale situazione rischia di mettere a forte rischio le attività dell’Ente che attualmente
prevede di effettuarle in smart working su postazioni in co-working, riducendo di molto
gli spazi di studio e lavoro del personale e sacrificando le strutture di laboratorio, per
riunioni e convegni che in un ente di ricerca sono strumenti fondamentali di lavoro.
Auspichiamo un suo autorevole intervento al fine di garantire il processo di
definizione delle strutture di ricerca che, dopo l’intervento legislativo del 2014, deve
ancora completare quel percorso di riorganizzazione che metta i Centri in condizione di
competere a livello internazionale, stretti da una eccessiva burocratizzazione definita
dallo stesso Ente.
Per queste ragioni chiediamo un incontro per una ripresa delle potenzialità dell’Ente che
sarà chiamato prossimamente a svolgere un ruolo importante nell’ambito del PNRR.
Francesco Sinopoli FLC CGIL |
Attilio Bombardieri Fed. UIL Scuola RUA |