domenica 30 Giugno 2024

CREA: Il confronto come opportunità

Apprendiamo dai ricercatori e tecnologi dell’Ente della pubblicazione dei bandi per le progressioni di carriera per i profili scientifici. Con decisione unilaterale il CREA modifica i criteri del bando per le progressioni di carriera, basandosi su pareri chiesti ai diversi “stakeholder” come Direttori, Consiglio Scientifico oltre a indebite e non richieste interferenze ministeriali. Non è dato sapere quale organismo “scientifico” abbia fatto la sintesi dei contributi pervenuti.

Qualche Direttore di Centro ha condiviso tali contributi con la propria comunità scientifica, qualche altro con il proprio Comitato Scientifico e qualche altro ancora ha pensato di poter essere unico destinatario della richiesta amministrativa. Lo stesso Consiglio Scientifico ha dichiarato nella nota inviata alla comunità scientifica di aver fornito il proprio contributo, ma di non conoscere la versione finale che avrebbe poi appreso solo a pubblicazione avvenuta dei bandi. Chissà se i rappresentanti interni in seno al Consiglio sono soddisfatti di una simile procedura.

Con questa decisione il CREA è ripiombato indietro di circa 20 anni, quando la gestione comune non esisteva ed ogni Centro/Istituto si governava da sé, in attesa delle direttive del Ministero. Niente a che vedere con i principi enunciati nella Carta europea dei ricercatori, che pure l’Ente ha adottato, che definisce i criteri di valutazione per reclutamento e progressione dei ricercatori e mira a migliorare e a rendere più eque e trasparenti le procedure di selezione.

Come è stata effettuata la ripartizione dei posti per Centro? Come mai, con una procedura di progressioni aperta, si dà avvio in contemporanea alla possibilità di cambiare “un attimo” il profilo per poter meglio posizionarsi? Sono risposte che l’Ente, ormai autoreferenziale, non concede più, in un nuovo corso vetero-ministeriale.

Il bando appena pubblicato poteva essere la base dalla quale partire per un confronto con le OOSS, una opportunità evitando il conflitto che questa decisione comporta. Il confronto non può limitarsi a un semplice scambio di mail.

Non è la prima volta che questa Amministrazione si sottrae al confronto, ricordiamo che è l’unica Amministrazione che non ha provveduto a illustrare il piano di fabbisogno del personale, si appresta a varare il bando per le stabilizzazioni senza aver adempiuto ad una prioritaria ricognizione dello stato del precariato, non ha provveduto a rendere note le modifiche allo Statuto, limitandosi ad elencare a voce le principali modifiche, salvo apprendere in fase di pubblicazione i notevoli cambiamenti.

Se vengono meno le relazioni sindacali, dove le OOSS non sono neanche destinatarie della informativa, viene a mancare un servizio importante di comunicazione dei bisogni e se vogliamo di democrazia.

E’ del tutto evidente che le conseguenze di questo caos organizzativo/gestionale gravi sulle spalle dei lavoratori, basti vedere la situazione delle sedi, dove ad oggi il personale non ha una scrivania per espletare le proprie attività, nel silenzio degli organi di vertice, evidentemente distratti da altre incombenze.

Chiediamo al Presidente, quale presidente del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio Scientifico, che riprenda il ruolo che il CCNL gli assegna quale responsabile della delegazione amministrativa convocando urgentemente le OOSS rappresentative.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Il Segretario C R E A
Mario Finoia

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