In data 22 febbraio u.s., sono state convocate le OO.SS. dal Direttore Generale a seguito della diffida che alcune sigle sindacali (UIL Scuola RUA, FLC CGIL, ANIEF e GILDA) hanno inoltrato all’Ente, in quanto in data 27 gennaio 2023, con delibera prot. n. 7759/2023, assunta nella seduta del CDA del 25 gennaio 2023, ha approvato il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) 2023-2025, senza preventivamente sentire le OO.SS..
Con nota prot. n. 13275 del 10.02.2023, il CREA ha convocato le OO.SS. per la data in questione rappresentando che “La normativa vigente, CCNL compreso, specificano chiaramente quali sono le materie oggetto di “informazione” alle OO.SS. da parte dell’Amministrazione. Per il Piano Integrato di Attività e Organizzazione, istituito dall’articolo 6 del decreto-legge n. 80 del 9 giugno 2021, la normativa non ha previsto l’informativa sindacale. Dei documenti che compongono il PIAO, solamente il Piano triennale di fabbisogno del personale rientra in tale previsione e correttamente il CREA ha fornito a codeste OO.SS. la prevista informativa con nota n. 0106846 del 17 novembre 2022. Peraltro, già durante l’approvazione del PIAO 2022, codeste OO.SS. avevano posto la medesima questione e l’Amministrazione, sulla scorta delle interlocuzioni con il Dipartimento della Funzione Pubblica, ha ritenuto di dover agire in maniera analoga anche per il PIAO 2023. Ad ogni modo, in uno spirito di chiarezza e di trasparente interpretazione del dettato normativo, si comunica che il CREA provvederà a chiedere formale parere al Dipartimento della Funzione pubblica per sapere se l’intero PIAO debba essere sottoposto all’informazione di cui agli artt. 5 e 68 del CCNL 2016-2018, oppure se l’informazione debba riguardare la sola parte del Piano triennale di fabbisogno del personale.”
Il Direttore Generale, presente al tavolo sindacale insieme alle Dirigenti degli Uffici Reclutamento, formazione e relazioni sindacali e Gestione del personale, ha ribadito la asserita legittimità della condotta sindacale dell’Ente, evidenziando che come anticipato nella nota sopra richiamata provvederà a richiedere un parere specifico alla Funzione Pubblica, con notevole disappunto di tutte le OO.SS. presenti. In particolare, la UIL ha evidenziato le diverse criticità che le relazioni sindacali con il CREA presentano, evidenziando che questo modus operandi si riversa completamente sui lavoratori e che, pertanto, è inaccettabile!!!
In merito alle affermazioni del Direttore Generale sul rispetto delle previsioni del CCNL vigente, è stato affermato che di fatto questo non è stato rilevato in quanto, tra le altre cose, non si è proceduto all’istituzione dell’Organismo paritetico per l’Innovazione (OPI), previsto dall’art. 9 CCNL Istruzione e Ricerca 2016-2018. L’OPI costituisce lo strumento con cui si realizza un coinvolgimento partecipativo delle OO.SS su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo (art. 9, comma 1).
L’OPI consentirebbe l’attivazione di relazioni stabili, aperte e collaborative su progetti di organizzazione, innovazione e miglioramento dei servizi, al fine di formulare proposte all’amministrazione o alle parti negoziali della contrattazione integrativa (art. 9, comma 2).
Questo strumento ha una composizione paritetica ed è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali titolari della contrattazione integrativa nazionale, nonché da una rappresentanza dell’Amministrazione, con rilevanza pari alla componente sindacale (art. 9 comma 4, lettera a.), mentre la componente di parte pubblica è individuata sulla base delle manifestazioni d’interesse inviate dal personale a tempo indeterminato dell’Ente. Questo organismo è già stato costituito all’ISPRA (già fin dall’anno 2019) e poi anche in altri Enti di Ricerca come per esempio anche al CNR.
Quanto alle procedure di stabilizzazione ex art. 20 del D.L.gs. n. 75/2017.
Come già evidenziato in occasione del confronto occorso al MASAF, quando l’Avv. Cons. Aiello, Capo di Gabinetto del MASAF, aveva affermato che, previa verifica della disponibilità dei fondi, il CREA avrebbe proceduto con le stabilizzazioni, in sede di riunione sindacale, è stato confermato l’avvio delle procedure di stabilizzazione per il Crea, di cui a breve saranno date tutte le informazioni necessarie.
Come già anticipato, l’atteggiamento di chiusura della Direzione Generale alle relazioni sindacali e il perdurare dei modi ostile assunti nei confronti di tutte le OO.SS. non aiuta i rapporti con il Ministero vigilante che, invece, ha manifestato una certa apertura nei confronti delle stesse relazioni sindacali proprio nell’interesse dei lavoratori tutti e delle relative problematiche che non sono certo di poco conto, da quella dello scorrimento delle graduatorie per Ricercatori e Tecnologi, a quelle relative agli operatori agricoli, a quella relativa alle procedure di stabilizzazione ed infine alle altre questione aperte sia per le progressioni di livello ex art. 54 CCNL EPR sia per le procedure dei benefici assistenziali per il personale dell’Ente.
Quanto alle procedure relative alle progressioni di livello ex art. 15 CCNL ed ex art. 54 CCNL.
Al riguardo, si evidenzia che non sono state fornite informazioni in merito allo stato di avanzamento dei lavori delle progressioni di livello ex art. 54 CCNL, mentre in relazione alle progressioni ex art. 15 CCNL è stato comunicato che si rimane in attesa di riscontro da parte dell’Avvocatura Generale dello Stato a cui è stato richiesto un parere.
In merito, invece, all’ampliamento dei posti disponibili per progressioni di livello dei ricercatori e tecnologi (ai sensi dell’art. 15 CCNL) è stato comunicato che si procederà allo scorrimento delle graduatorie e che a breve saranno resi noti con certezza il numero dei posti messi a disposizione.
Sembrerebbe che si avrà un aumento di n. 18 primi ricercatori e primi tecnologi e di circa n. 13 per dirigenti ricercatori e dirigenti tecnologi, andando a privilegiare i Centri di Ricerca che risultavano svantaggiati nella originaria assegnazione, a fronte delle risorse pari ai 500 mila euro di cui già era stato chiesto l’utilizzo in tal senso nelle precedenti riunioni sindacali ed anche al tavolo dello scorso 1° febbraio presso il Ministero vigilante.
Quanto alla procedura per i benefici assistenziali.
È stato comunicato che per la procedura in corso sarà molto probabilmente autorizzata la proroga del termine di scadenza dei lavori, in ragione delle difficoltà sorte con l’utilizzo della piattaforma Demetra che per la prima volta è stata utilizzata per questa procedura e, pertanto, doveva ancora essere adeguatamente testata ed implementata. Quanto alla nuova procedura, l’Ente ha assicurato che si procederà come prevede il Regolamento vigente all’emissione del nuovo bando entro la data del 30 aprile 2023.
In conclusione, la UIL ha richiesto una serie di chiarimenti in merito alle diverse procedure aperte (procedura per il Direttore scientifico, procedura per il coordinatore dell’Avvocatura dell’Ente, procedura per il Direttore Amministrativo, riorganizzazione degli Uffici dell’Amministrazione centrale a seguito della proroga degli incarichi dei dirigenti fino al mese di giugno 2023, peraltro quest’ultima davvero indispensabile!), per le quali non sono stati pubblicati aggiornamenti sul sito istituzionale. Tuttavia, l’Amministrazione ha deciso di chiudere la riunione non fornendo i chiarimenti richiesti.
Al riguardo, si evidenzia quanto, peraltro, già segnalato nel corso dell’incontro in merito alla poca trasparenza del sito istituzionale, sul quale – con molta difficoltà – si riescono a rinvenire i documenti, fra cui lo stesso Statuto dell’Ente, rispetto al quale non è stato, per esempio, possibile individuare la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Si rileva che sarebbe opportuno verificare il corretto adempimento degli obblighi di legge in materia di trasparenza: questo aspetto merita una specifica attenzione e dovrebbe essere occasione di riflessione da parte della stessa Direzione Generale.
La UIL Scuola RUA ha rappresentato tutte le criticità allo stato prioritarie per i lavoratori del CREA e, come sempre, ha sostenuto con forza le esigenze manifestate dai lavoratori, in quanto ognuna delle questioni sollevate è posta sempre a tutela dei lavoratori, finalità cui dovrebbe essere indirizzata in generale l’azione di ogni Pubblica Amministrazione.
Fed. UIL Scuola RUA
Mario Ammendola