Gentile Ministro,
A due anni della nascita del CREA e della conseguente riorganizzazione di CRA e INEA, il nuovo ente non ha ancora il nuovo Statuto approvato e tanto meno il Piano di riorganizzazione, Piano presentato già ad Expo 2015.
Inoltre il 2016 chiude in una situazione di totale incertezza per il ritardo con cui si procede alla nomina o rinnovo dei vertici, vista la scadenza della struttura commissariale. Il bilancio di previsione è in gestione provvisoria condizione questa che di fatto rende impossibile attivare qualsiasi nuovo progetto e anche l’attività ordinaria è a rischio, visto che l’utilizzo dell’esercizio provvisorio non avrebbe le basi finanziare per potersi attuare.
Naturalmente caro Ministro, a fare le spese di questa situazione di particolare precarietà sono le realtà più fragili dell’ente:
– la struttura di ricerca che lavora soltanto grazie ai progetti che riesce a procurare nelle selezioni internazionali e nazionali la quale non potrà spendere il budget previsto e quindi realizzare quanto programmato;
– il personale precario, il cui costo è anch’esso addebitato ai suddetti progetti e rischia di non poter avere i rinnovi contrattuali necessari a procedere nell’attività.
Inoltre le strutture si trovano in una situazione non definita tra chiusure, accorpamenti e riconversioni, in attesa che si completi la governance anche dal punto di vista scientifico. Il rischio di iniziare un nuovo processo riorganizzativo non consente all’Ente di Ricerca di poter programmare la propria attività ed esprimere il proprio potenziale.
Stante la condizione su richiamata le chiediamo di essere urgentemente ricevuti per capire quali determinazioni intende prendere la SV per risolvere le suddette problematiche e quali atti di indirizzo vuole promuovere rispetto al futuro dell’ente.
UIL RUA
Sonia Ostrica