Gentile Presidente, Gentili Consiglieri di amministrazione INEA,
questo sindacato intende richiamare ancora una volta la vostra attenzione sulla scelta di ridurre il numero dei contratti a tempo determinato che vi ha portato ad approvare, nel dicembre 2012, un bilancio di previsione con una riduzione di spesa di circa 300.000 € negli specifici capitoli.
Vorremmo farvi soffermare sulle caratteristiche del personale con il quale è stato stipulato un contratto più breve, in previsione della sua interruzione, e delle altre figure professionali, con cui non sarà stipulato un nuovo contratto, delle quali il Direttore generale già parla ufficiosamente creando un clima veramente pesante che non sta giovando alle attività nel loro complesso.
Si tratta di persone che, in media, fra rinnovi di contratti, concorsi superati e collaborazioni più precarie lavorano con l’Istituto da oltre 13 anni, con esperienza sia in campo amministrativo che della ricerca, con una propria professionalità, personalità e autonomia che, in una fase di crisi come questa, potrebbero essere impegnate in attività complesse e consentire all’Istituto di ridurre le spese di beni e servizi. Queste ultime infatti da sole riguardano un impegno finanziario di oltre 11,5 milioni di euro (si veda allegato 5 al bilancio preventivo), solo di poco inferiore al costo del personale, e sicuramente in aumento nelle prime variazioni di bilancio già da voi approvate.
Da qui sorge una prima domanda su quale sia la strategia di un Istituto che, come dice il Direttore generale, ha due problemi primari:
– aumentare il flusso di entrate da parte dei committenti accelerando le operazioni di rendicontazione e di conclusione dei progetti,
– rispondere in maniera efficace e celere alle richieste tecnico-scientifiche che la committenza gli rivolge per diventare un “fornitore” affidabile.
Mandare a casa personale che, per competenza, risponde celermente ai compiti affidati e puntare su consulenti, in genere giovani e inesperti, oppure, anche se maturi, con curriculum non adeguato all’ente, sarebbe una scelte efficiente?
Inoltre, facendo riferimento al vostro ruolo di controllo e verifica, vi sollecitiamo a prestare la dovuta attenzione alle scelte che l’Istituto realizza nell’affidare incarichi e commesse, come già segnalato da questa sigla nell’ultimo incontro sindacale a cui ha partecipato il Presidente (31/01/2013). Con il dibattito che è stato aperto oggi in Italia sui costi della politica e della pubblica amministrazione, sostenere che per la realizzazione di alcune attività previste dal committente fossero necessari un numero non certo esiguo di co.co.co (15) e proprio quelli, fa sorgere interrogativi inquietanti, come anche l’assegnazione di incarichi esterni per diritti d’autore su temi per i quali l’Istituto ha personale competente (ad esempio sui sistemi qualità agroalimentare, la PAC, la comunicazione), a soggetti con curriculum molto lontano dalle specializzazioni dell’ente e in alcuni casi di scarso profilo scientifico, con una spesa ad incarico al di sopra della media dell’Istituto (più di 20.000 €).
La UILRUA vi chiede:
– di riconsiderare la decisione presa nella riunione di fine dicembre,
– di realizzare un’attenta analisi anche documentale delle scelte operate dai vertici dell’Istituto negli ultimi mesi in materia di impegni di spesa,
– di puntare sulla competenza e l’esperienza e sul personale che tanto ha dato all’INEA negli ultimi anni.
Riteniamo infine utile richiamare la vostra attenzione sulla situazione di tensione già presente in Istituto e che sicuramente aumenterà all’indomani dei licenziamenti, nonché le spese relative ai contenziosi, quelle sì in costante aumento nei bilanci degli ultimi anni, che l’ente si troverà a sostenere.
UIL RUA
Sonia Ostrica