Determinante è risultato il nostro contributo per “indirizzare” parte delle risorse alla soluzione di alcuni problemi come quello delle “anomale permanenze” o l’incremento dell’indennità di oneri specifici (IOS) e dell’indennità di ente mensile.
Non è stata, invece accettata la proposta dell’Amministrazione circa il pagamento del rateo di EAR (piaceva solo a noi).
Relativamente all’utilizzo del “residuo” , si è preferito rinviare ogni decisione a settembre, poiché l’ENEA continuava ad insistere su criteri stringenti di premialità e le OO.SS. per “raffreddare” l’erogazione, probabile un accordo a metà strada che comporterà una “una tantum” intorno ai 2000 euro/pro capite.
Nel mese di settembre saranno definiti, anche, i criteri che regoleranno le progressioni (art. 15 per i ricercatori/tecnologi e art. 53-54 per i livelli IV-VIII), che dovranno, appunto, dare una risposta significativa alle c.d. “anomale permanenze” ma che dovranno tenere in debita considerazione anche la platea dei “ricercatori giovani”, a nostro avviso, piuttosto mortificata dal Contratto integrativo.
Il documento passa ora al vaglio del Collegio dei revisori, a giudizio dell’Amministrazione non è necessaria nessuna ulteriore autorizzazione da parte egli Organi di controllo esterni…speriamo bene!!!!
Coerentemente a quanto dichiarato in questi mesi e facendo seguito ai risultati del questionario proposto ai colleghi dell’ENEA, la UIL, dopo la riunione di ieri ha sottoscritto il contratto integrativo allegando una dichiarazione a verbale che chiarisce che :
“l’adesione agli accordi non costituisce acquiescenza verso il sistema di inquadramento, con particolare riferimento all’istituzione di 500 ruoli ad esaurimento, all’applicazione dell’art. 14 comma 2 capo VI ed all’applicazione dell’art. 16 (norme transitorie e di primo inquadramento) delle norme di omogeneizzazione”.
L’adesione era necessaria per partecipare a pieno titolo a tutte le fasi che determineranno i futuri accordi e la precisazione era necessaria perché non è escluso che su tematiche specifiche come quella di alcuni colleghi “retrocessi”, sarà necessario il ricorso al Giudice del lavoro.
Dopo la pausa estiva, riprenderemo il giro dei centri ENEA, per discutere nel merito, sia delle problematiche in via di risoluzione che di quelle lasciate dolorosamente aperte, con la volontà di trovare i necessari strumenti per chiudere anch’esse.
Colgo l’occasione per augurare a tutti i colleghi buone vacanze.
Marcello Iacovelli