La riunione del 3 maggio u.s. ha registrato la convocazione da parte dell’ENEA di un unico tavolo di trattativa con Cgil,Cisl, UIL e Gilda (anpri), in quanto, com’è noto, altre organizzazioni, pur presenti in Enea, non hanno più alcuna rappresentatività in seguito alla costituzione del “compartone” e la firma sul contratto nazionale.
In realtà, pur con un ordine del giorno piuttosto ampio, la riunione, come accade ormai troppo spesso, è stata soprattutto “informativa” e assai poco spazio c’è stato per trattative sui vari argomenti.
Siamo stati informati dell’ennesima “manutenzione organizzativa” (oggetto di circolari) che riguarda vari segmenti dell’Agenzia, dal costituendo quarto dipartimento alla cessazione della collaborazione con l’ex responsabile REL (occhio al bando per dirigente di ricerca n.d.r.) e degli affiancamenti che si vanno a prefigurare per future cessazioni (segreteria collegio revisori, logistica Antartide, servizio gestione Trisaia ecc…) tutti determinati da procedure selettive che prevedono l’auto-candidatura e che sono in preparazione.
E’ stato confermato il passaggio a ruolo tecnico delle Unità di supporto tecnico gestionale , nei dipartimenti in cui sono presenti mentre le unità amministrative si sdoppieranno .
Tutto ciò naturalmente porterà ad un aumento della spesa relativa alle indennità di responsabilità , il cui decremento, ricordiamo, era stato vanto del presidente, nel documento di presentazione della nuova organizzazione (luglio 2015).
Per quanto riguarda, invece, la manutenzione vera, quella di cui ci si ricorda poco, ci è stato annunciato a breve un incontro con il responsabile ISER per un esame sulla situazione (critica n.d.r.) nella quale si trovano molti centri.
Sarà nei prossimi giorni nominata la commissione dell’Ente delegata alla trattativa nel rispetto del contratto collettivo e siamo stati informati che l’Enea ha chiesto un incontro all’ARAN per capire se strumenti previsti dall’integrativo Enea possono restare in vigore dopo la firma del contratto (servizi aziendali, quota straordinario ecc…) , cosa che per noi scontata non lo è per la nostra amministrazione…
Con l’adeguamento delle retribuzioni al nuovo contratto nel mese di maggio, l’Enea riassorbirà l’assegno ad personam in godimento per 315 colleghe e colleghi collocati nei livelli IV –VIII, che originava dall’inquadramento nel contratto EPR.
Abbiamo contestato la procedura ribadendo ciò che avevamo già comunicato con lettera del 4 aprile u.s. ovvero che l’assegno, va trattenuto quando si verifica un passaggio di livello o gradone e non sugli incrementi contrattuali, in analogia a quanto avviene per i livelli I –III in occasione del passaggio alla fascia superiore…, oltre un’ora di discussione non è bastata a rimuovere dalla propria posizione il capo delegazione Enea . Ci siamo riservati di valutare la possibilità di una “class action” in caso di recupero (a nostro avviso indebito n.d.r.) degli importi che renderanno per molti “risibile” l’aumento contrattuale.
E’ stato effettuato un breve excursus sul nuovo regolamento per missioni e spostamenti di servizio che lenirà qualche stortura attuale ma continuerà a non considerare il tempo di viaggio come tempo di lavoro ignorando le nostre reiterate richieste.
“Lavoro agile” e “nuove norme sul procedimento disciplinare” saranno oggetto della prossima riunione .
Marcello Iacovelli