È con immenso piacere che ci vogliamo congratulare con l’Amministrazione Enea per il suo atteggiamento, come sempre al fianco del dipendente e predisposto alla comunicazione ed alla collaborazione. Chiaramente stiamo scherzando…
È notizia di questi giorni che Dipartimenti e Direzioni stanno chiedendo ai lavoratori di recuperare i giorni di lavoro agile fatti nei mesi di gennaio, febbraio e marzo oltre i 6 previsti dal regolamento. Ricordiamo che la possibilità di usufruire fino a 10 giorni di lavoro agile in quei mesi era legata ad una fase di recrudescenza della pandemia e che l’indicazione data dalle autorità[1] era di favorire il più possibile il lavoro a distanza, per prevenire situazioni di assembramento nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto.
L’Amministrazione, dopo aver scritto in un comunicato che il recupero dovrà avvenire entro agosto, sta infatti mandando avanti i singoli Dipartimenti a chiedere un recupero che sa perfettamente che non ha alcun fondamento, perché si basa su un regolamento sperimentale, nato prima della pandemia ed applicato in deroga, e non è previsto da nessuna norma o circolare. Ma cosa si dovrebbe poi recuperare, quando si sta a casa forse non si lavora?
Dando inoltre ai dipartimenti la facoltà di organizzarsi come meglio ritengono si genera nuovamente confusione e disparità di trattamento per i dipendenti dell’Agenzia, con le comunicazioni che stanno arrivando alla spicciolata in maggio quando il presunto recupero doveva iniziare ad aprile. E con il verificarsi di situazioni molto gravi, come l’invio generalizzato al personale di alcuni laboratori di tabelle riportanti dati personali sensibili (quale è la condizione di fragilità), che la segreteria nazionale UIL RUA ha segnalato agli organi competenti.
Abbiamo ribadito più volte e chiaramente la nostra posizione fortemente contraria a questo recupero, abbiamo più volte richiesto un maggiore controllo da parte
dell’Amministrazione sulle questioni attinenti alla gestione del personale, ma invano.
Abbiamo richiesto più volte un maggiore confronto con le sigle sindacali, auspicabile ad esempio prima di emanare una circolare sui provvedimenti presi dall’Agenzia per la sicurezza dei lavoratori, ora che le restrizioni per il contenimento della pandemia si stanno allentando.
Finora, nonostante i molti temi che sarebbe opportuno trattare, nel 2022 gli incontri con le sigle sindacali sono stati solo due. Noi siamo pronti, cosa stiamo aspettando? Ci si vede
a breve come da cronoprogramma
Il Coordinamento Enea
Paolo CEFALI, Nadia MAESTRUCCI,
Giuseppe MARGHELLA, Valerio MICELI,
Domenico MELE, Gabriella PIRODDU,
Stefania ROSSI, Salvatore TAMBURRINO.
[1] Ogni amministrazione pertanto, può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell’andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile.