giovedì 28 Novembre 2024

ENEA: Integrativo e concorsone: L’epilogo ???

Prosegue da parte dell’amministrazione la spasmodica ricerca di “risorse fresche” che finanzino il completo passaggio dell’ENEA nel contratto degli EPR attraverso “dignitose” tabelle d’equiparazione.

Nella riunione “ristretta” di ieri, rinnovando la nostra disponibilità al dialogo, abbiamo ribadito i nostri punti irrinunciabili che sono riscontrabili nei precedenti comunicati ma che potremmo sintetizzare con la necessità di un “riconoscimento economico e giuridico” per i giovani ricercatori e quelli “dimenticati” ed un’indennità di ente (mensile ed annuale) sui valori medi degli altri enti per i colleghi inquadrati negli attuali livelli 4 -8.2.

Purtroppo, nonostante il tempo sia tiranno, a causa della necessità di ulteriori verifiche da parte dell’Amministrazione con il Presidente del Collegio dei revisori e dell’indisponibilità di altra sigla per i prossimi giorni, la riunione conclusiva (???) “slitta” a lunedi’ 13 p.v.

In relazione alle future assunzioni, abbiamo avuto notizia dall’Amministrazione dell’Agenzia che la gestione del c.d. “concorsone” per 181 posizioni è ormai in dirittura d’arrivo.

Le graduatorie di merito dell’atteso e chiacchierato evento, sarebbero ormai alla firma del Commissario e potrebbero essere disponibili già dai prossimi giorni grazie al lavoro attento e continuo degli uffici preposti che hanno saputo far fronte anche a qualche “scivolone” organizzativo dell’amministrazione.

La percentuale degli “interni” vincitori sarebbe prossima al 50% , percentuale che aumenterebbe significativamente sulla tipologia delle lauree tecniche dove arriverebbe al 65%.

Ricordiamo che le autorizzazioni ad assumere entro l’anno in corso sono relative a 63 unità che saranno scelte sulla base delle attività dell’Agenzia ma fatalmente anche del “rapporto di forze” che si stabilirà tra i vari responsabili che attendono le nuove assunzioni.

Abbiamo, naturalmente, chiesto di dare priorità alle situazioni di precariato interno, soprattutto per i colleghi che hanno il loro contratto o il loro assegno in scadenza e di utilizzare l’assegnazione delle nuove risorse anche nella gestione della mobilità interna, almeno per quelle situazioni ormai “incancrenite”.

UIL Ricerca Università e Afam
Marcello Iacovelli

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