Nel comunicato del 30 settembre u.s. “lotta contro il tempo” lasciavamo intendere quale fosse, per noi, la difficoltà più grande per arrivare entro la fine del corrente anno ad un accordo sul Contratto integrativo ENEA, comprensivo di tabelle di equiparazione, già approvato dagli organi competenti (Revisori, MEF, Funzione pubblica) ed addirittura i cui benefici economici fossero riscontrabili nell’ultima busta paga del 2010.
E’ iniziata una serie di incontri con l’Amministrazione che ha assunto anche il compito della “triangolazione” con i Ministeri , in maniera da evitare brutte sorprese dell’ultima ora.
Si è terminato l’esame della normativa, raggiungendo un sostanziale accordo su un testo di transizione ed è iniziata la discussione “tecnica” relativa alla quantificazione del fondo ed all’ordinamento.
In questa fase abbiamo perso la CISL dal tavolo, che non accettando la presenza di USI rdb neanche in sede tecnica ha chiesto di essere convocata da sola.
Un miracolo di finanza creativa, che dettaglieremo in altra occasione, ha portato il tavolo a ragionare su un fondo totale disponibile di 22 milioni di euro più eventuali risparmi di gestione ovvero su tabelle che prevedevano l’incrocio per qualifica e per livello, con un “ringiovanimento accettabile” per i ricercatori.
Le risorse dichiarate disponibili determinerebbero anche un fondo per il salario accessorio sufficiente ad assicurare un’indennità di Ente (quattordicesima annuale e mensile) per i livelli da 4 a 8.2 (attuali) su livelli dignitosi e omogenei con quelli di molti altri enti.
Su questo modello, data la disponibilità dichiarata, sono state avanzate proposte dal tavolo, noi abbiamo chiesto, in particolare :
- – Inquadramento per qualifica e livello con calcolo differenziato dell’anzianità in funzione dei percorsi di carriera (laureato, titolo riconosciuto successivamente, carenza titolo di studio).
- – Pari dignità nell’inquadramento per ruolo tecnico e amministrativo
- – Riconoscimento ai fini dell’inquadramento e dell’assegnazione della “fascia” (ricercatori e tecnologi) dell’anzianità maturata prima dell’assunzione e riconosciuta dall’ENEA.
- – Riconoscimento ai fini dell’inquadramento e dell’assegnazione della “fascia” (ricercatori e tecnologi) dell’anzianità maturata prima dell’assunzione con contratti a T.D.
- – Ricognizione sui titoli di studio con riconoscimento del profilo e del livello coerenti con lo stesso.
- – Riconoscimento del livello III profilo Tecnologo o Ricercatore al personale attualmente collocato nel profilo di “funzionario” in possesso di laurea specialistica.
- – Norme di primo inquadramento che attraverso un “giudizio d’idoneità” prevedano il “recupero” delle professionalità maggiormente attardate e non interessate dalle recenti progressioni sia per le figure di ricercatori che per i livelli più bassi dell’inquadramento ENEA.
- – Quattordicesima annuale e mensile per i livelli 4-8 calcolata sulla media degli Enti di Comparto.
Nella riunione del 3 novembre u.s., che doveva chiudere la parte tecnica, l’ENEA ha prodotto la revisione 5 e 6 delle tabelle, che hanno tenuto conto dello scenario definito dalle precedenti riunioni, purtroppo inopinatamente un’altra organizzazione sindacale presente, ha affermato che doveva esserci un malinteso perché non era quello il modello da loro auspicato (peccato che se ne siano accorti l’ultimo giorno!!!n.d.r.)
In particolare chiedevano la “spaccatura” di alcune qualifiche (es. tecnologo o collaboratore) in funzione del titolo del studio posseduto dal singolo con la creazione di “serbatoi/ruoli” ad esaurimento ed il sotto ordinamento del personale amministrativo già nella fase di transito , cose diverse e riduttive rispetto alle tabelle anche recenti oggetto di accordo in altri Enti (Es. INAF ).
Le tabelle, normalmente “equiparano” gli ordinamenti in funzione dei requisiti di accesso alle qualifiche stesse, ma questa richiesta sembra andare in altro senso.
In effetti alcune delegazioni “capitanate” da rappresentanti sindacali provenienti da altri Enti, sono apparse, sin dal primo giorno di trattativa, timorose che i dipendenti dell’ENEA possano avere qualche vantaggio in più di altri nel transito al Comparto degli EPR e, nel dubbio, sembrano giocare al ribasso, scambiandosi, talvolta, di ruolo con l’Amministrazione.
L’ENEA, peraltro, non ha proceduto ad alcuna verifica Ministeriale, cosa che avverrà “forse” la prossima settimana e , noti i problemi di cassa, non mostra una gran fretta, anzi, ancora non si capisce se parli di soldi freschi o di quelli del monopoli, non vorremmo scoprire alla fine le sole risorse vere siano quelle del “taglio” dei servizi.
Non siamo messi bene, sembra che del tempo, non interessi più nulla né all’amministrazione né ad altri attori al tavolo ma forse avremmo dovuto capire subito che il nemico più accanito non era il tempo.
Il prossimo incontro non è ancora in calendario come non lo è l’appuntamento dell’ENEA con il Ministero dell’Economia, restiamo scettici ma disponibili al dialogo con chi vuole il bene di tutti i lavoratori dell’Agenzia.
Si può non essere d’accordo con le nostre proposte ma noi siamo sempre chiari e leali, non giochiamo mai sull’equivoco e sul malinteso.