venerdì 29 Novembre 2024

ENEA: Trasporto aziendale: Nessun accordo ! Contratto Integrativo: Neanche un euro !

La riunione del 4 marzo u.s. aveva all’ordine del giorno la regolamentazione dello strumento dell’equo premio e la chiusura dei CCEI , a questi argomenti si sono aggiunte le “questioni” relative al trasporto aziendale ed al  “taglio” ai servizi , infruttuosamente trattate nella riunione del 2 marzo.

Sulla riunione è però calato lo spettro del contratto integrativo, ancora una volta “bocciato” dai revisori dei conti, nonostante la scarna lettera di sostegno al modello ordinamentale che l’ENEA aveva ottenuto dal’ARAN.

I revisori, affermerebbero, l’inapplicabilità di tutta la parte economica (in particolare dell’indennità di ente mensile ed annuale), in assenza di regole sulla costituzione del fondo 2011, ribadendo l’illegittima costituzione di quello contenuto nel testo.

Torneremo sull’argomento, per il momento, evidenziamo soltanto la faciloneria con la quale alcuni firmatari avevano dato per risolti i problemi in propri comunicati e la strada sbagliata che, ancora una volta, sembra aver percorso l’amministrazione, pur di evitare una più proficua riapertura del tavolo dopo le prime osservazioni dei revisori.

L’ENEA convocherà i sindacati subito dopo il 15 marzo p.v. , una volta in possesso del verbale di riunione del collegio dei revisori, speriamo che stavolta prevalga in tutti il buon senso e si ritorni alla trattativa.

Relativamente agli argomenti all’ordine del giorno siamo stati informati dell’opportuna revisione della regolamentazione sullo strumento dell’equo premio che, si ricorda, riguarda i titolari di brevetti.

In particolare, nel rispetto della normativa vigente, viene riconosciuto al ricercatore, il diritto a “brevettare” autonomamente e dal 21febbraio u.s. è iniziato un nuovo percorso che riconosce il valore commerciale del brevetto con royalty all’inventore fino al 50% del fatturato.

Grande attenzione è dedicata, dal vertice dell’Agenzia, all’attività dell’Unità per il trasferimento tecnologico ed alla valorizzazione dei brevetti ENEA, attività trascurata in passato, basti pensare che l’ultimo pagamento per equo premio risulta datato al gennaio 1999.

 In relazione alla chiusura dei CCEI siamo stati informati che, eccezion fatta per Bari e Palermo, che restano operative, sono state predisposte convenzioni con le Regioni sedi degli “sportelli” che prevedono l’allocazione dei dipendenti ENEA in uffici della Regione di riferimento.

La sede veneta è stata trasferita presso “Veneto innovazione” mentre tardano ad essere attivate le convenzioni con le Regioni Marche (Ancona), Basilicata (Potenza) e Umbria ( Perugia).

Al responsabile dell’”Agenzia per l’uso efficiente dell’Energia” che aveva previsto l’immediato trasferimento dei colleghi di queste sedi, è stata ricordata la necessità del rispetto del Contratto nazionale e dei diritti dei lavoratori e con l’ENEA è stato convenuto di concedere un preavviso di tre mesi , entro i quali o saranno attivate le convenzioni o i colleghi saranno trasferiti presso i Centri ENEA più vicini con gli strumenti contrattuali spettanti a che viene trasferito “per esigenze di servizio”.

La discussione, infine, si è concentrata sulla razionalizzazione del trasporto aziendale con l’esplicita “minaccia” da parte dell’ENEA, che in caso di mancato accordo, comunque l’Agenzia opererà tagli per quasi 2 milioni di euro.

Dopo ore di discussione, durante le quali sono state esaminate tutte le possibilità compreso un contributo  carico del dipendente e l’utilizzo della riduzione dell’orario di lavoro (a 36 ore) per chiusura al venerdì pomeriggio o per ponti obbligatori, si era arrivati ad uno schema di massima che avrebbe consentito di ridurre l’impatto sull’occupazione del’indotto (pulizie, sorveglianza, facchinaggio….) pur conservando un discreto livello del servizio di trasporto aziendale ai dipendenti ENEA o la conservazione (all’80%) dell’indennità sostitutiva.

Purtroppo non è stato possibile raggiungere un accordo a causa della demagogia di alcune sigle, incapaci di formulare una proposta realistica capace di guardare oltre il loro no periodico ma anche a causa della rigidità della delegazione ENEA, troppo spesso impreparata a cogliere le occasioni che la trattativa propone.

Nessuna data è stata fissata per un nuovo incontro e l’ENEA potrebbe procedere autonomamente, come ha minacciato di fare, in questo caso sarà necessario reagire adeguatamente.

Continuiamo a ritenere molto più utile riprendere la trattativa, se necessario ad oltranza, con chi è capace di rimuovere demagogia e rigidità.

UIL Ricerca Università Afam
Marcello Iacovelli

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