Il secondo incontro tecnico tenuto ieri ha affrontato le questioni riguardanti il trattamento accessorio del 2009 per il personale dei livelli I-III e IV-VIII ed i benefici socio-assistenziali per l’anno 2010.
La volontà dell’intero tavolo di affrontare costruttivamente le molte questioni aperte non basta però a risolvere in questo scorcio d’anno tutti i problemi che nel corso degli anni hanno portato il personale dell’ISPESL a “rimanere indietro”, come retribuzioni e carriere, rispetto ai dipendenti degli altri Enti di ricerca.
Siamo stati comunque soddisfatti dalla nuova decisione assunta dall’Amministrazione riguardo al taglio del fondo per le indennità di Ente (taglio al quale la UIL si era fermamente opposta): infatti il taglio è stato fatto ricadere sulla sola produttività collettiva (“fondino”).
Altro punto di rimodulazione positiva dell’INAIL ravvisiamo nell’accoglimento delle nostre richieste di discutere l’aumento a regime (e non solo come conguaglio) dell’indennità, mensile ed annuale, per il personale dei livelli IV-VIII: gli importi però devono ancora essere definiti. Abbiamo rilevato inoltre la disponibilità ad affrontare al meglio tutte le tematiche relative alle progressioni di carriera sia per quanto riguarda gli artt. 53 e 54 (IV-VIII) che per il 64 e 15 (I-III); abbiamo chiesto di attivare tutte le possibili le soluzioni a tutte le possibili decorrenze, per tutto il personale avente i requisiti. La trattativa sui punti però non è conclusa.
Per quanto riguarda il personale I-III, oltre a chiedere l’omogeneità di trattamento per l’erogazione delle indennità di direzione strutture per tutti i livelli, abbiamo richiesto di concludere quanto prima le procedure relative all’anticipo di fascia in itinere, e di approntarne di nuove oppure in alternativa di utilizzare le risorse – come descrive il CCNL – per aumentare il trattamento accessorio per ricercatori e tecnologi. Abbiamo altresì sostenuto che si possono certamente fare procedure di sviluppo delle carriere, rispettando la legittimità delle norme recenti; è però necessario affrontare compiutamente la discussione in una sessione ad hoc.
Il secondo punto all’ordine del giorno, benefici socio-assistenziali, ci ha portato un momento di sconcerto quando abbiamo realizzato, dai prospetti presentatici, che l’ISPESL non solo erogava ai propri dipendenti molto meno del fondo (150.000 €) stanziato, ma anziché incrementarlo l’anno successivo con i residui – come previsto dal contratto firmato con le OO.SS. -, si limitava a rifinanziare la parte effettivamente erogata.
La proposta dell’INAIL è stata di portare dal prossimo rinnovo, ovvero dal 1/1/2011, il fondo all’1% del monte salari, ovvero a 430.000 €, e utilizzare una quota delle risorse per inserire il personale dell’ex ISPESL nell’assicurazione sanitaria già attiva per il personale INAIL; la proposta ci vede pienamente favorevoli.
Infatti a nostro avviso la quota residua sarebbe comunque superiore a quanto finora erogato dall’ISPESL per coprire anche i rimborsi sanitari e permetterebbe di avere comunque tutti gli altri benefici.
Rimarrebbe da concludere il secondo semestre 2010, per il quale la proposta è stata di prorogare il precedente accordo. Ci lascia alquanto perplessi l’orientamento di non applicare quanto già definito al tavolo tecnico ex ISPESL riguardo le nuove casistiche e l’aumento dei rimborsi, vista la disponibilità economica verificata. Preferiremmo inserire nel vecchio accordo i miglioramenti previsti dal tavolo tecnico – anche se solo fino al 31/12/2010 – per garantire qualcosa di più ai nostri dipendenti: ma se i tempi dovessero essere troppo lunghi, come riteniamo, valuteremo al tavolo.
Infine sul terzo punto in discussione, la “Fioroni”, la discussione è stata appena accennata per questioni di tempo: abbiamo ribadito la nostra piena contrarietà a prevedere nell’accordo una quota “incentivante” per un compenso che la legge istitutiva definisce “perequativo”.
Restiamo in attesa di risposta alla richiesta di una rapida rivalutazione del buono pasto fino al valore massimo contrattualmente previsto.
Il tavolo si è chiuso con l’indicazione che il prossimo incontro sarà non più solo tecnico, bensì di trattativa politica: in quella sede cominceremo a chiudere gli accordi che si stanno – a nostro avviso positivamente – delineando al tavolo tecnico.
UIL RUA
Marco Di Luigi
Marco Di Luigi