domenica 24 Novembre 2024

ISPESL: Assetto organizzativo: molte perplessità e qualche dimenticanza

Si è tenuto il 13 l’incontro tra amministrazione INAIL e OO.SS. per illustrare i contenuti del modello organizzativo anticipato la scorsa settimana.

La UIL, premettendo che tuttora non comprende la necessità delle due aree di ricerca separate e del mantenimento di una struttura amministrativa strumentale alla ricerca e non integrata nelle strutture INAIL, ha comunque esposto le osservazioni di carattere generale sul documento seppur chiedendo di conoscere cosa ha spinto ad accelerare l’iter del documento per il quale è previsto nel giro di qualche settimana l’incontro di delegazione.

L’amministrazione ha spiegato che l’approvazione di questo modello organizzativo, non più transitorio, è divenuto indispensabile a causa della necessità di riorganizzare le strutture in vista del taglio del 10% dell’organico previsto dall’art. 1 c. 3 della manovra di agosto 2012 (ovvero circa 1200 persone), taglio che potrebbe comportare la messa in mobilità di circa 600 unità di personale INAIL entro il 31 marzo (le altre 600 sarebbero coperte dai pensionamenti).

Tornando allo specifico del documento, la prima osservazione di carattere generale che abbiamo fatto riguardava la mancanza del comitato scientifico (osservazione in verità ribadita da quasi tutte le OO.SS. della ricerca), organo indispensabile ad indirizzare e valutare le linee di ricerca. Da quanto abbiamo capito pare sia stata una prima dimenticanza sul documento, ma il comitato dovrebbe essere previsto.

Altra osservazione riguardava la durata degli incarichi delle strutture, scientifiche ed amministrative, e la loro eventuale rinnovabilità, che non si desumono dal documento e che – visti i precedenti in ISPESL – vorremmo evitare che siano “a vita”.

Abbiamo deplorato inoltre la mancanza di confronto con la comunità scientifica interna nello sviluppo del documento, mancanza che ha portato a diverse “dimenticanze” su attività svolte e competenze maturate dall’ex ISPESL che, trasferite all’INAIL, non si ritrovano nella declaratoria delle strutture proposte.

Sarà nostra cura, con un documento che invieremo a stretto giro e per iscritto all’amministrazione, segnalare le dimenticanze che i Ricercatori e Tecnologi dell’Istituto ci hanno segnalato sui singoli punti.

UIL RUA ISPESL
Marco Di Luigi

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