Il NO alla riforma costituzionale impone un cambio di rotta!
In questi mesi le scriventi OO.SS. hanno richiesto a più riprese l’apertura di un vero confronto sul futuro dell’ISFOL/INAPP e dell’ANPAL. In particolare è stata rappresentata la necessità di capire cosa dovrà essere INAPP, il suo assetto statutario, le sue attività e le fonti di finanziamento; cosa dovrà essere ANPAL, verso cui senza alcuna trasparenza si vuole procedere al trasferimento di personale ISFOL con mobilità imposte e senza adeguate garanzie.
Avevamo sottolineato la necessità del coinvolgimento nel processo di riforma del personale, particolarmente significativa per un ente di ricerca, attraverso una valorizzazione delle professionalità e la definizione di prospettive di stabilizzazione del personale precario. Tutto questo non è avvenuto e tali legittime richieste finora non hanno trovato ascolto. Si è così determinato uno stato di confusione permanente, aggravato dall’assenza di un coordinamento politico dei processi, da un evidente conflitto tra le stesse Amministrazioni interessate, da criteri di trasferimento indecifrabili, dalla scelta di chiudere la sede di Benevento.
Non si può ora non prendere atto che l’esito del Referendum costituzionale del 4 dicembre, come abbiamo sempre sostenuto, avrà importanti ripercussioni sul futuro assetto di ANPAL, ISFOL/ e INAPP. E’ evidente infatti che la mancata modifica del titolo V della costituzione imporrà un’attenta valutazione in tema di politiche attive e di attribuzione di competenze ai diversi soggetti istituzionali coinvolti.
Serve ora l’avvio di un confronto effettivo per trovare soluzioni adeguate ed è necessario sospendere da subito le procedure di trasferimento del personale ISFOL/INAPP verso ANPAL, in attesa che si chiarisca il futuro della riforma del mercato del lavoro.