Nei recenti incontri (tutti finora assolutamente informali) i vertici dell’Istituto hanno sempre rappresentato le difficoltà del momento, riconducibili in larga parte ai continui tagli dei finanziamenti. Tra le altre cose, sempre i vertici hanno sostenuto l’opportunità di un ridimensionamento complessivo di consulenze ed incarichi. Per queste ragioni, l’ISFOL non ha quindi considerato finora possibile ipotizzare soluzioni per gli stessi precari ex IAS, nonostante gli obblighi in capo all’Istituto a seguito del decreto 78/10 con cui è stato soppresso lo IAS.
Tutto questo ragionamento appare molto distante e poco comprensibile rispetto invece a quanto riportato sul sito dell’Istituto nella pagina dedicata agli incarichi (http://www.isfol.it/Bandi/Elenco_degli_incarichi/index.scm), in cui è facile verificare che nell’ultimo mese l’Istituto ha stipulato 32 consulenze (nessuna con collaboratori ex IAS) per una spesa complessiva di poco meno di 350.000 euro.
Qualcosa non torna. A fronte dell’obbligo di legge di assumere le funzioni dell’ex IAS e nonostante una situazione di bilancio complicata, l’ISFOL continua ad assegnare consulenze secondo criteri e priorità che ci sfuggono, ma certamente poco coerenti con l’affermato disegno di tagliare gli incarichi.
Al di là di tutte le possibili considerazioni su questi fatti, un dato sembra emergere con nettezza: i sacrifici non valgono evidentemente per tutti ed il loro peso deve essere comunque scaricato sui collaboratori ex IAS, che dopo anni di attività devono restare a casa.
Di fronte a questa situazione, la UILPA RUA intende dare massimo risalto alla vicenda delle consulenze in Istituto e dei collaboratori ex IAS, valutando di avviare tutte le azioni opportune.