Mercoledì 13 luglio tutti davanti al MINISTERO del LAVORO per ottenere l’apertura del tavolo di confronto sull’ISFOL e per il suo rilancio!!!
Il Governo e il Ministero del Lavoro stanno smantellando l’ISFOL, l’EPR che da più di 40 anni si occupa di mercato del lavoro, formazione e politiche sociali per farne un’altra cosa: un istituto senza autonomia al servizio del governo di turno.
L’Istituto, già chiamato a pagare un altissimo prezzo in termini di competenze umane, professionali e finanziarie sull’altare della nascita dell’ANPAL, vede modificato il proprio nome, i propri compiti e la propria natura.
E’ di ieri, 7 Luglio, l’interpello con il quale si dà avvio al processo di trasferimento. Il personale di ruolo è chiamato a scegliere se transitare in ANPAL, senza che siano indicate le competenze necessarie, né tantomeno le attività che i lavoratori saranno chiamati a svolgere. Peraltro l’interpello è stato emanato quando è ancora in corso l’iter per l’approvazione del decreto correttivo al d.lgs 150/15, ove sarebbe prevista l’abrogazione del ruolo ad esaurimento per il personale da trasferire dall’ISFOL/INAPP all’ANPAL. In una tale situazione di incertezza totale appare impossibile immaginare trasferimenti volontari. Chiediamo quindi che si proceda alla revoca immediata dell’interpello se si vuole evitare che l’ANPAL nasca sulla base di una mobilità obbligatoria imposta con criteri assolutamente discutibili ed incongruenti.
A ciò si aggiunge che nel decreto correttivo è prevista la trasformazione dell’ISFOL in INAPP. Sul futuro dell’Ente vi sono molti interrogativi da sciogliere: in alcune occasioni il Commissario Straordinario dell’ISFOL sostiene che si tratterebbe di un mero cambio di nome, in altre fa esplicito riferimento a Istituzioni internazionali di diretta collaborazione con il Governo. Ipotesi di questo tipo evidentemente trasformerebbero l’ISFOL in qualcosa di ben diverso di un Ente Pubblico di ricerca dotato di autonomia e terzietà.
In questo quadro di incertezze, il personale precario dell’ISFOL continua a non avere futuro. Dopo anni di attese e alla prima occasione in cui l’Ente può procedere al reclutamento di personale, le risposte al gravissimo problema del precariato interno si sono limitate all’emanazione di bandi di concorsi pubblici per 12 posizioni, peraltro su discipline prevalentemente economiche e statistiche lontane sia dalle competenze professionali del personale a tempo determinato, sia dalle attività svolte dall’Ente. Chiediamo quindi che i bandi di concorso siano radicalmente modificati.
Il disegno complessivo che si va delineando sull’ISFOL appare a dir poco contradditorio e pericolosamente divergente, per l’azione dei vari soggetti coinvolti. FLC CGIL, FIR CISL, UILRUA rivendicano con forza coerenza e chiarezza sul processo di rilancio dell’Istituto.
Il Ministero del Lavoro deve assumersi le proprie responsabilità e svolgere quel ruolo di coordinamento che gli compete. E’ urgente l’apertura di un tavolo di confronto sull’ISFOL e per il suo rilancio più volte promesso dal Ministro Poletti, nonché sul nascente Anpal, e che sia aperto a tutte le parti sociali coinvolte.
Viste le inadempienze da parte del Ministero e le mancate riposte, scendiamo in piazza tutti insieme per prenderci il tavolo di confronto e per urlare a gran voce che noi non ci arrendiamo.
FLC CGIL FIR CISL UIL RUA