La mattina di mercoledì 23 maggio i lavoratori e le lavoratrici dell’Isfol, Ente pubblico di ricerca, manifestano presso la sede del Ministero del Lavoro in via Veneto per difendere l’Ente e per chiedere il superamento della fase commissariale.
Il Commissario straordinario dell’Isfol, Matilde Mancini, che è anche Segretario generale del Ministero del Lavoro, il dicastero preposto alla vigilanza dell’Ente, anziché operare per promuovere la crescita dell’Isfol, ne sta di fatto preparando la soppressione.
Questo palese conflitto di funzioni tra ente vigilato e ministero vigilante sta affossando un Ente Pubblico di Ricerca che da 40 anni è al servizio del Paese sui temi del lavoro e della formazione.
Dalla data del suo insediamento Matilde Mancini ha manifestato un marcato disinteresse nei confronti dell’Isfol, presa evidentemente dalle sue funzioni di segretario generale del Ministero del Lavoro.
A ciò vanno aggiunti gli effetti negativi registrati in questi mesi sul piano della programmazione e attuazione delle attività, nonché nella stessa gestione ordinaria e quotidiana dell’Istituto. Ciò appare ancora più grave considerando le ipotesi di soppressione e accorpamento dell’Isfol con Italia Lavoro (S.p.A. che opera per il Ministero del Lavoro), cui sta operando in primis lo stesso commissario Mancini.
Vista l’indisponibilità del Commissario straordinario al confronto sulle problematiche e sul futuro dell’Isfol, le Organizzazioni sindacali e il personale dell’Istituto riuniti in assemblea permanente intendono avviare tutte le azioni di mobilitazione necessarie per richiamare gli attuali vertici dell’Isfol alle proprie responsabilità, in difesa dell’Istituto, della attività di ricerca e dei livelli occupazionali, con particolare riferimento alla situazione dei precari.
ANPRI – FLC CGIL – FIR CISL – UIL RUA – USB PI