domenica 24 Novembre 2024

INGV: La fatica di trovare un presidente

L’individuazione di un Presidente per l’INGV dovrà attendere ancora un pò.

Il Prof. Giardini, docente a Zurigo, ha incontrato nella normativa numerosi ostacoli per l’assunzione definitiva dell’incarico. Infatti nello Statuto è prevista la possibilità che sia selezionato un docente italiano ma non un docente straniero: ciò aveva messo il presidente nelle condizioni di rassegnare le dimissioni dall’incarico INGV.

Il Prof. Giardini si era mosso per avere una modifica allo Statuto, in accordo con il Ministero vigilante, ma evidentemente non è stato possibile – come la UIL riteneva – procedere con la necessaria sollecitudine.

Le dimissioni sono state quindi accettate dal MIUR con decorrenza 1 marzo p.v., e comunicate con nota pervenuta il 7 febbraio in ente.

In data 8 febbraio il Ministro Profumo ha incontrato le OO.SS. a seguito di richiesta di incontro. In questa occasione, sollecitato sulla necessità di dotare gli enti vigilati dal MIUR (tra cui l’INGV) dei presidenti e dei Direttori Generali ove di nomina ministeriale, ha reso noto che è allo studio una ulteriore possibilità di mantenere il presidente individuato provvedendo alla sua assunzione presso una università italiana.

Come UIL abbiamo rappresentato al ministro l’anomalia di una troppo lunga vacanza dei vertici CNR e Scienze Park, ma anche di altri enti in difficoltà per commissariamenti (ex INVALSI) e a rischio come l’INGV, sollecitando il ministro a dotare gli enti della stabilità tanto più necessaria in momenti di crisi come questo.

In occasione della recente revisione del ROF – nella quale avevamo manifestato anche il nostro interesse ad eventuali ulteriori modifiche allo Statuto – abbiamo sottoposto al Presidente INGV la necessità di non fare un lavoro che un eventuale suo successore potesse considerare inutile; in quella occasione il presidente, alla presenza dei Consiglieri CdA, affermò che il testo era condiviso dal CdA e quindi sarebbe rimasto quello il testo che avrebbe camminato.

In occasione della nomina del presidente abbiamo avuto modo di verificare che il Prof Giardini ha metodi di lavoro inusuali secondo la nostra esperienza, che lo portano a volte a non considerare adeguatamente le richieste sindacali – come ad esempio quella da noi effettuata per il rispetto di un tavolo sindacale solo confederale. Ci auguriamo che le vicende di questi giorni, con le voci e i comunicati collegati, gli abbiano fatto comprendere le ragioni del nostro comportamento. In questo paese purtroppo non sempre la correttezza paga, anzi si rischia di dare troppo ascolto a chi strepita anche a sproposito.

La UIL continua il proprio lavoro in trasparenza e correttezza, ed auspica che al più presto la vicenda del presidente possa trovare questa o altra soluzione: all’INGV serve stabilità anche per trovare soluzioni adeguate al precariato ingente in ente. Vi terremo informati.

UIL RUA
Sonia Ostrica

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