venerdì 27 Dicembre 2024

INGV: Rinnovi tempi determinati

Il giorno 14 novembre u.s., si è svolto l’incontro tra la delegazione INGV guidata dal Presidente e dal Direttore Generale e le OO.SS. CGIL – CISL- UIL e ANPRI riguardante la grave situazione del personale precario.

TD CON MENO DI 60 MESI:

Il Presidente ha assicurato che tutti i dipendenti con contratto a tempo determinato che non hanno superato il limite dei 5 anni al 31/12 saranno rinnovati in continuità fino al raggiungimento dei 60 mesi.

TD IN SCADENZA QUINQUENNALE AL 31/12

Mentre continuano nelle sedi politiche i tentativi che potrebbero consentire all’INGV di superare il limite della durata dei 5 anni dei contratti a tempo determinati, il Presidente ha comunicato di aver predisposto 39 bandi di concorso per complessivi 192 posti a tempo determinato rinnovabili per un anno che, con ogni probabilità, saranno pubblicati in G.U. venerdì 16 novembre p.v.

Non abbiamo avuto nessun confronto sindacale sui bandi nonostante le nostre reiterate richieste, anzi l’INGV ha annullato l’incontro previsto ad hoc con la motivazione che non erano pronti (salvo poi comunicarci il 14 che i bandi sarebbero andati in G.U. il 16 novembre p.v.); auspichiamo quindi che i profili, i livelli e i requisiti previsti nei bandi corrispondano al personale in scadenza al 31/12, interessati prioritariamente.

Considerando i 30 giorni previsti per la presentazione delle domande e lo svolgimento delle prove di esame (titoli e colloquio), è tecnicamente impossibile che l’espletamento avvenga entro il 31/12; risultano quindi a rischio le attività istituzionali dell’istituto, e restano gravi i problemi individuali del personale.

L’Amministrazione ha preso atto della proposta sindacale di stipulare un “accordo ponte”, finalizzato a rimettere in vita l’accordo sospeso, così da consentirne la salvaguardia in quello che potrebbe essere un “accordo quadro” al tavolo della F.P. che si aprirà il 21 novembre p.v.. Ma mentre il Presidente ipotizzava che l’accordo ponte (senza però sbilanciarsi sulla rimessa in vita dell’accordo di luglio) potesse coprire i precari per soli 4 mesi (il tempo necessario per finire di espletare le procedure concorsuali), come sindacato abbiamo chiesto che la durata fosse di almeno 12 mesi, sia perché questo era il periodo previsto nell’accordo di luglio e sia perché ci sono le elezioni alle porte.

Peraltro lo scopo del sindacato resta quello di andare in continuità senza interruzione ed in alternativa ai concorsi, mentre l’INGV intende procedere con le selezioni e andare in continuità di contratto a termine per soli 4 mesi, come misura estrema fondata, al momento, su una nota della protezione civile che invita l’ente a mettere in atto tutte le iniziative tese ad evitare disservizi.

Abbiamo comunicato al tavolo che già da oggi si darà seguito all’art. 28, finalizzato alla verifica della sussistenza di elementi per attività antisindacale (CGIL e UIL), a denunciare la situazione ai prefetti non potendosi garantire lo svolgimento delle attività di sorveglianza (CGIL, CISL e UIL) nonché ad avviare le procedure di raffreddamento dei conflitti, obbligatorie e preventive prima di poter arrivare ad indire uno sciopero di ente (CGIL e UIL).

L’incontro è stato molto difficile e fortemente conflittuale, al punto che ancora una volta il DG ha ritenuto di volersi alzare dal tavolo rinunciando ad un confronto che evidentemente non riesce a sostenere.

D’altro canto il suo continuo affermare che se l’ente ha problemi ciò deriva dalla cattiva amministrazione precedente ci ha costretti a chiedere al Presidente di intervenire, visto il suo precedente ruolo in CdA. Ribadiamo che a nostro avviso chi ha responsabilità in ente deve agire in base al proprio ruolo, e se non è convinto non può seminare discordie o evitare di assumere responsabilità rifugiandosi dietro “interpretazione” di atti, interpretazioni a nostro avviso ben difformi da quello che l’atto stesso dice (la nota della FP infatti non invita affatto alla sospensione dell’accordo come invece ha deciso l’INGV). Né d’altro canto il vertice di indirizzo deve limitarsi a prendere per oro colato quanto sostenuto dal vertice di gestione, dovendo necessariamente operare tutti nell’interesse principale dell’istituzione – anche con il supporto delle OO.SS. – perché nella pubblica amministrazione si è chiamati ad operare e non a bloccare, tanto più se ciò si traduce in un gravissimo disagio anche per i lavoratori oltre che per il paese.

Come UIL abbiamo consegnato un parere legale dei nostri consulenti in cui si afferma che è falso ritenere che le procedure di selezione garantiscano più dell’accordo l’ente da un punto di vista della legittimità. Anzi, da un punto di vista strettamente legale è solo l’accordo (e non la selezione!) che “copre” l’ente rispetto alle eventuali problematiche che possono crearsi nella prosecuzione delle attività, e ciò a normativa vigente.

Il 21 si apre il tavolo alla FP per verificare la possibilità di un accordo quadro per il superamento dei limiti di legge per i contratti a termine. In quella occasione sarà probabile che ci troveremo a dover validare i contratti che si stanno firmando in altri comparti (come la sanità), e tra i quali auspichiamo ci sia anche quelle dell’INGV rimesso in vita. Certamente sarà nostra cura riferire alla FP che la responsabilità del blocco dei rinnovi è stato imputato dall’INGV alla stessa FP.

UIL RUA
Sonia Ostrica

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