Le scriventi OO.SS. ritengono urgente informare il Ministero vigilante sui preoccupanti sviluppi concernenti le problematiche relative al personale precario dell’Ente, già esposte a codesta Direzione in occasione dell’incontro avvenuto il 2 maggio 2013.
In data 3 giugno u.s. il Commissario Straordinario dell’Istituto, dott. Paolo Sestito, è intervenuto all’assemblea del personale INVALSI.
In quella sede il Commissario ha affermato che l’accordo già sottoscritto dall’Istituto con le OO.SS. nel mese di febbraio 2013, concernente le proroghe dei contratti del personale a T.D. fino a tutto il 2014, non può essere applicato a causa del parere contrario espresso dai Revisori dei Conti.
E’ d’obbligo sottolineare che un parere contrario era già stato espresso dai Revisori in occasione del precedente accordo sindacale del luglio 2012, parere in seguito superato – grazie anche all’impegno profuso dai vertici – al punto che sono stati rinnovati tutti i contratti dei lavoratori a T.D. in scadenza.
Le scriventi OO.SS. rappresentano, con rammarico, che non più di un mese fa, intervenendo nel corso di un’altra assemblea, lo stesso Commissario aveva rassicurato i lavoratori circa la firma delle proroghe, considerando superabile il parere negativo dei Revisori, come già avvenuto in passato.
Si ritiene utile sottolineare che proprio in questi giorni sono stati sottoscritti accordi integrativi presso altri Enti del Comparto Ricerca, in cui è prevista la proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza al 31.12.2013, per cui non si comprendono le riserve avanzate dal Collegio dei Revisori, ne’ la chiusura manifestata dal Commissario Straordinario in merito all’attuazione dell’accordo sottoscritto.
Per quanto riguarda la questione dei nuovi bandi di concorso a tempo determinato, rispetto ai quali era stata richiesta la modifica almeno nei punti in evidente contrasto con le norme contrattuali, il Commissario ha dichiarato che non procederà a modifiche, intendendo, anzi, procedere rapidamente con l’espletamento dei concorsi stessi prima dell’estate.
Premesso che i bandi individuano professionalità che non sono esattamente coincidenti con le professionalità possedute dagli attuali precari – e ciò prefigura di per sé una ipotesi di sperpero delle risorse investite nel tempo in termini di formazione -, l’annuncio del Commissario è stato accolto con grande preoccupazione dai lavoratori non di ruolo, costretti a partecipare ad questi concorsi come se fossero l'”ultima spiaggia” per evitare una situazione di disoccupazione.
Peraltro le selezioni cadono in un periodo dell’anno in cui l’attività dell’Ente richiede il massimo impegno in termini di tempo ed energie: la conseguenza è che ai lavoratori precari non viene consentito, per motivi di servizio, di usufruire di giorni di ferie per prepararsi adeguatamente.
Infine, non riteniamo accettabile un percorso che considera un “nuovo” lavoratore valere, per l’INVALSI, quanto un altro con esperienza pluriennale: a nostro avviso non è possibile pensare di sostituire, senza contraccolpi per l’attività, i precari storici dell’Istituto con nuovi collaboratori, che necessitano spesso di formazione specifica. Ed è evidente da quanto esposto che malgrado le volontà dei singoli il clima lavorativo ne risentirà, col rischio di trovare l’uno contro gli altri.
Lo scollamento e la contrapposizione tra i vertici dell’Istituto e i lavoratori che vi operano si sta acuendo nel tempo in maniera esponenziale; ciò è da considerarsi particolarmente grave in un sistema delicato, quale quello della valutazione del sistema scolastico, che necessita più di ogni altro di uno stretto raccordo per poter essere efficiente ed efficace rispetto alle attese del Paese.
Le OO.SS. sono ancora una volta costrette, con rammarico, a rilevare da parte del Commissario Straordinario un atteggiamento che può essere definito quasi ostile, o comunque molto maldisposto a “sanare” la situazione di tutti quei lavoratori che, nonostante le difficoltà, da oltre 10 anni assicurano con il proprio lavoro le attività istituzionali dell’INVALSI.
Identica indisponibilità si rileva nei confronti del sindacato, che da oltre un mese attende su questi temi una risposta ad una richiesta di incontro, e che, stando a quanto affermato dal Commissario in assemblea, dovrà essere ancora attesa per lungo tempo.
E’ da segnalare, altresì, che anche rispetto all’ipotesi del trasferimento della sede dell’Istituto in via Ippolito Nievo, all’interno dello stabile attualmente occupato da alcuni uffici del Miur, si rileva come la scelta si stia definendo senza una puntuale informazione, ma soprattutto senza tenere in alcun conto i riflessi sui lavoratori conseguenti al cambiamento, sia in termini di prospettiva lavorativa che di vita personale.
In altri Enti, in situazioni analoghe, l’ipotesi di trasferimento di sede (che in questo caso è anche la sede legale) è oggetto di condivisione sin dall’inizio, e vengono effettuati incontri frequenti con le OO.SS., per valutare anche l’eventuale sottoscrizione di accordi finalizzati a garantire al meglio i lavoratori coinvolti loro malgrado nel processo di trasferimento (es. attivazione di navette, reperimento di più sedi tra cui individuare quella definitiva…).
Peraltro, la sottolineatura che il criterio di individuazione della sede sia stata la vicinanza al MIUR è in contraddizione con l’esigenza di terzietà ed autonomia più volte affermata per l’INVALSI.
Quanto sopra esposto è sintomo evidente, non solo di una non attenta e non puntuale gestione, ma anche di un controllo che si ritiene debba essere maggiormente efficace rispetto alla legittimità dell’azione istituzionale dell’ente, già più volte segnalata al MIUR.
Al fine di voler meglio chiarire il senso di tale sentita esigenza, si ricorda che attualmente l’INVALSI, a seguito delle avvenute dimissioni del Direttore Generale, si trova privo del responsabile delegato con poteri di firma.
All’attuale unico dirigente è stato negato dai Revisori dei Conti l’incarico di Direttore Generale facente funzioni, e ci sorprende l’orientamento degli stessi verso una procedura che investa il solo Commissario Straordinario, molto spesso impegnato in Banca d’Italia e di conseguenza non presente in maniera sistematica ed assidua in Istituto, in qualità di responsabile unico, sia dell’indirizzo che della gestione dell’Ente, situazione, peraltro, espressamente non consentita dal D. Lg. 165/01!
Si ritiene, infine, che nessuna amministrazione possa essere considerata sommariamente “assolta” dalle proprie evidenti, gravi e ripetute mancanze ed errori in virtù del solo rispetto delle scadenze temporali istituzionali.
Al contrario, si ritiene sia necessario garantire il futuro dell’Ente e dei lavoratori anche attraverso una condivisione dei percorsi, purtroppo non attuata in INVALSI, che nel tempo sta conducendo ad una sempre più ampia separazione tra vertici e personale.
Con la presente si rinnova la richiesta di incontro urgente con codesta Direzione, che in quanto vigilante è certamente consapevole anche della possibilità che si incrementi ulteriormente il contenzioso ed il conflitto (ne sono un segnale i numerosi ricorsi al giudice già prodotti in merito ai bandi a tempo indeterminato), con costi che rispetto agli altri enti di ricerca risultano assolutamente paradossali ove rapportati al numero dei lavoratori.
In attesa di un cortese urgente riscontro, si porgono distinti saluti.
FLC CGIL FIR CISL UIL RUA