Come noto il nuovo CCNL 2019 – 2021 in corso di confronto all’Aran in queste settimane porta con sé anche l’introduzione e la contrattualizzazione del lavoro agile.
Già nelle prime bozze discusse si parla di lavoro agile e delle altre forme di lavoro agile tra cui lavoro da remoto (o telelavoro domiciliare) e Coworking.
In attesa però del nuovo CCNL ad oggi sono ancora vigenti le linee guida di dicembre 2021 a firma del Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta (https://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/ministro/16-12-2021/smart-working-conferenza-unificata-disco-verde-alle-linee-guida-la-pa) nel quale vengono previsti tra gli altri alcuni punti fondamentali:
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f) la stipula dell’accordo individuale di cui all’articolo 18, comma 1, della legge 22 maggio 2017, n. 81, cui spetta il compito di definire:
1) gli specifici obiettivi della prestazione resa in modalità agile;
2) le modalità ed i tempi di esecuzione della prestazione;
3) le modalità ed i criteri di misurazione della prestazione medesima, anche ai fini del proseguimento della modalità della prestazione lavorativa in lavoro agile;
g) il prevalente svolgimento in presenza della prestazione lavorativa dei soggetti titolari di funzioni di coordinamento e controllo, dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti;
Riteniamo inoltre che soprattutto per quei soggetti con fragilità e difficoltà legate alla distanza o perché care giver sia possibile proprio ai sensi delle linee guida lettera g) di poter aumentare i giorni di lavoro agile almeno fino alla soglia massima del criterio della prevalenza in presenza previsto dalle linee guida. La nostra richiesta è quindi quella di portare da 8 a 10 i giorni di lavoro agile per mese.
Una misura importante che consentirebbe a tutti di continuare a lavorare con serenità e in sicurezza.
Ci aspettiamo quindi passi in avanti da parte dell’amministrazione su questi due punti.
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
ISIN
Martina Imperi e Fabrizio Monteleone