Roma, 21 giugno 2018
Le richieste dei sindacati confederali presentate durante le manifestazioni molto partecipate tenutesi in occasione delle ultime riunioni del CdA e del Comitato scientifico hanno avuto un riscontro positivo.
Infatti in occasione di quegli “incontri” con i vertici dell’ISS, ci sono state date informazioni rassicuranti, a cui chiediamo che si tenga fede.
L’amministrazione sta predisponendo un piano d’azione che rispecchia in buona misura le richieste formalizzate da CGIL, CISL e UIL sul fabbisogno di personale:
– assunzione dei precari;
– selezioni per sotto-inquadrati;
– selezioni art. 15 (per ricercatori/tecnologi);
-utilizzo graduatorie vigenti;
-nuove procedure concorsuali per vari profili;
-progressioni economiche e passaggi di livello (art. 53 e 54);
– benefici assistenziali.
L’amministrazione intende stanziare circa 6 milioni di euro che consentirebbero ampiamente di attuare quanto da noi richiesto.
In sostanza si può tranquillamente procedere senza ulteriori indugi ed inutili ritardi. Addirittura il Presidente ed il Direttore avrebbero potuto già portare al prossimo CdA il programma suddetto se le OO.SS. rappresentative fossero state per tempo convocate.
Ma allora continuiamo a chiederci: perché questo ritardo se per una volta il programma dell’amministrazione va incontro alle esigenze dei lavoratori?
Forse perché un altro sindacato cerca di ritardare la procedure per addebitarsi il risultato?
E come? Proclamando uno sciopero e al tempo stesso invocando le clausole di conciliazione presso il Ministero del Lavoro per evitarlo.
Quindi si consuma oggi un inutile incontro al Ministero del Lavoro, inutile perché i punti che questo sindacato ritiene di poter porre in discussione, al di fuori delle regole di rappresentatività, sono di fatto già stati previsti nel programma dell’amministrazione, che senza dubbio incontra il favore di tutti i sindacati, anche del sindacato non confederale.
Considerato che l’amministrazione per sua ammissione è disposta a destinare risorse sufficienti (ben 6 milioni di euro) per soddisfare a pieno tutte le richieste dei sindacati confederali e non, dalle assunzioni alle carriere del personale, che senso avrebbe lo sciopero? L’impegno assunto dalla amministrazione di fatto vanifica sia la procedura di conciliazione al Ministero del Lavoro sia ulteriori richieste di pareri ad organismi esterni per legittimare soggetti sindacali non riconosciuti dal CCNL 2016-2018.
Da ultimo ci piace sottolineare che la democrazia, parola tanto amata ed utilizzata da tutti, perché davvero sia tale necessita di regole a cui attenersi… altrimenti si cade in un’anarchia nella quale nessuno è tutelato.
Anche i risultati più difficili si raggiungono… se nessuno li ostacola!
FLC CGIL FSUR CISL Fed. UIL Scuola RUA