(tratto da www.quotidianosanita.it)
Si tratta di circa 13 milioni da qui al 2014. All’interno di un budget dell’Istituto “già ampiamente sottodimensionato rispetto alle funzioni e alle prestazioni erogate da quello è il massimo organo tecnico del Servizio Sanitario Nazionale”.
“I tagli previsti entro il 2013 per l’Istituto Superiore di Sanità sono insostenibili”, così il presidente dell’Ente Enrico Garaci a commento della notizia pubblicata ieri dal nostro giornale.”
Ancorché contenuti nel 2012 – prosegue la nota di Garaci – tra due anni si tradurranno in circa tredici milioni di euro all’interno di un budget dell’Ente già, finora, ampiamente sottodimensionato rispetto alle funzioni e alle prestazioni erogate da quello è il massimo organo tecnico del Servizio Sanitario Nazionale”.
“Dell’attività dell’Istituto, infatti, finora si sono potute avvalere sia le Regioni che il Ministero della Salute ed altri Ministeri – aggiunge – ed è unanimemente riconosciuta, anche a livello europeo, l’elevata qualità della sua ricerca scientifica applicata alla tutela della salute pubblica”.
“Per dare solo qualche cifra di questa attività – sottolinea ancora il presidente dell’Iss – è sufficiente considerare il numero di pubblicazioni scientifiche con impact factor e di pareri e di controlli prodotti in un anno dall’ISS: 800 studi indicizzati e, oltre a 8800 pareri e 3700 controlli forniti al Servizio Sanitario Nazionale, alle Regioni, ai Comuni e alle diverse Istituzioni pubbliche”.
“Confido, pertanto, che il Ministro della Salute e il Parlamento – conclude Garaci – ben consapevoli della qualità del lavoro svolto dall’Istituto Superiore di Sanità, sappiano individuare la giusta soluzione per compensare queste misure in modo da non compromettere la mole di un’attività interamente svolta per conto delle Istituzioni a difesa della salute dei cittadini”.