Questa mattina si è svolto un incontro tra Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alla transizione digitale, e la delegazione sindacale Istat. Oltre ai quattro rappresentanti nazionali Istat delle sigle che avevano chiesto l’incontro (FLC CGIL, UIL Scuola RUA, FGU Ricerca e SNALS-CONFSAL Ricerca) abbiamo chiesto e ottenuto la partecipazione di due colleghi della Direzione Informatica.
Abbiamo impostato la discussione innanzitutto rappresentando la preoccupazione crescente che l’operazione 3-I ha suscitato in tutto l’Istituto (non solo nella direzione informatica), visto il rischio di forte indebolimento della capacità dell’Istat di rispondere alle esigenze del Paese.
Abbiamo infatti evidenziato le tante differenze tra la mission dell’Istat e quella di Inps e Inail, la differenza di comparto, ministeri vigilanti, dimensione in termini di personale e di bilancio.
Il capitale sociale di 3-I sta diventando un vero problema, soprattutto dopo le modifiche intervenute in estate all’art. 28 del DL 36: rischiamo di esternalizzare completamente l’informatica (che è parte essenziale dei processi di produzione statistica) anche solo per sopperire alla differente capacità finanziaria. Non solo: il depauperamento del bilancio dell’Istat mette a rischio tutte le attività, comprese le indagini statistiche, fondamentali per il Paese oltre che le occasioni di avanzamento di carriera che vengono negate per scarsità di risorse.
Abbiamo quindi chiesto innanzitutto quella trasparenza che fino ad oggi è mancata. È necessario aprire finalmente un canale di interlocuzione costante con le rappresentanze sindacali che soprattutto l’Istat non ha garantito negli scorsi mesi. È incredibile che le informazioni più rilevanti abbiamo dovute leggerle sui giornali o nelle informative date ai sindacati dalle amministrazioni di Inps e Inail.
Abbiamo anche fatto presente quanto sia necessario il coinvolgimento delle OO.SS. nella regolamentazione dell’eventuale trasferimento del personale da Istat a 3I e viceversa. Non è tollerabile su questo aspetto assistere ad un dato di fatto “deciso” senza la condivisione con le OO.SS..
Inoltre va aperta una vera discussione sulla natura e sulle attività della 3-I. Partendo dal concetto che secondo noi l’Istat non ha nulla a che fare con gli obiettivi della società, siamo assolutamente contrari alla cessione di tutto il patrimonio informatico dell’Istat, come deciso dal Consiglio. Il passaggio dei conferimenti, se mai dovesse avvenire, dovrebbe comunque essere successivo alla definizione del perimetro della 3-I, così come il trasferimento di personale.
Il sottosegretario Butti ha riepilogato gli ultimi passaggi.
La data di costituzione della società dal notaio è finora slittata, soprattutto per rallentamenti legati a INPS e INAIL. Avverrà comunque a metà dicembre.
Il nuovo governo ha ereditato un progetto da quello precedente. Non ha intenzione di fermarlo: il progetto non si può bloccare, anche perché legato agli obiettivi del PNRR, ma sicuramente c’è l’intenzione di migliorarlo e di discutere della missione della 3-I.
Ha ufficialmente comunicato di aver incaricato come presidente di 3-I Claudio Anastasio, confermando le indiscrezioni di stampa, nonché di avere sostituito Mauro Minenna con Angelo Borrelli come capo dipartimento.
Già questa settimana comincerà a interloquire fattivamente con Anastasio, nonché con Borrelli, insieme ai quali programmerà quindi quanto prima un confronto con le organizzazioni sindacali dell’Istat sulla 3-I.
Rispetto al problema dello scarso reclutamento dell’Istat negli ultimi anni, Butti ha inoltre annunciato che porterà al Comitato interministeriale per la transizione al digitale, da lui presieduto, il tema del rinnovamento e del reclutamento di giovani all’interno dell’Istat e in generale della Pubblica amministrazione.
Abbiamo consegnato al sottosegretario una copia degli ordini del giorno approvati da Camera e Senato a giugno e ad agosto. Il sottosegretario ricordava il dibattito in aula sulla questione e ha anche lui espresso perplessità sull’inserimento dell’Istat all’interno del progetto 3-I. Ha più volte sottolineato come da parte dei vertici e dei lavoratori degli altri 2 enti (Inps e Inail) le preoccupazioni rispetto alla 3-I siano state fin qui decisamente minori.
È stata consegnata anche una copia della lettera aperta dell’Assemblea permanente dei lavoratori Istat.
Abbiamo registrato un atteggiamento di ascolto e di apertura al dialogo, che ovviamente dovrà essere confermato nei fatti, calendarizzando ulteriori momenti di incontro come promesso e soprattutto recependo le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Istat.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte del Sottosegretario Butti ad un nuovo incontro nelle prossime settimane probabilmente con il Capo Dipartimento Borrelli.
FLC CGIL – UIL Scuola RUA – FGU Ricerca – SNALS-CONFSAL Ricerca