Il giorno 7 marzo abbiamo incontrato il Presidente Prof. Blangiardo assieme al Direttore Generale Dott. Camisasca e al Delegato del Presidente Dott. Menghinello.
La richiesta di incontro, partita proprio dalla nostra OS, si è resa necessaria dopo l’acuirsi del clima in Istituto a seguito delle recenti decisioni circa la riduzione della flessibilità in tema di lavoro agile che fa seguito ad improvvisi provvedimenti ad esempio, circa le riduzioni delle agibilità sindacali, le mancate erogazioni degli arretrati contrattuali, le mancate erogazioni degli accordi integrativi, le mancate erogazioni dell’una tantum 2023, il venir meno del telelavoro ordinario (non sostituito da analogo strumento per la tutela di alcune fattispecie di situazioni di difficoltà), la sottrazione del giorno di donazione sangue (senza analoga soluzione, come quella che avevamo proposto di un giorno di lavoro agile aggiuntivo), la riduzione della flessibilità oraria (vero strumento di attrattiva di questo Istituto dagli altri EPR), le mobilità bloccate, il mancato aumento della IOS, un modello di turnistica non condiviso con le OO.SS., l’avvilimento dei Responsabili di sede, il tutto in un contesto nel quale i carichi di lavoro diventano sempre più stressanti e ingestibili.
Un quadro, che se non se ne prende consapevolezza, non rende comprensibile quanto accaduto in questi ultimi giorni. Da almeno un anno, abbiamo affermato nel corso dell’incontro, che l’atteggiamento dell’amministrazione è involuto in una sostanziale assenza di dialogo e ascolto con le OO.SS. rappresentative, che da tempo denunciano un deterioramento del clima nei luoghi di lavoro. Abbiamo anche denunciato unitariamente, che a nostro avviso vi è un sostanziale aggiramento dei tavoli sindacali in più occasioni, come nel caso del nuovo bando art. 15, le cui griglie, se ne contano, a detta di molti almeno 6 versioni, che non contengono le osservazioni sindacali fatte nei mesi precedenti. Incontri con gruppi di lavoratori che vengono messi a conoscenza dei futuri criteri provocando così un vantaggio rispetto a chi non partecipa a queste riunioni di gruppo. I bandi, abbiamo chiarito, come altre materie sono oggetto di dialogo in varie forme con le OO.SS. Ma si pensi anche all’insensata pretesa di limitare al solo 50% gli aventi diritto all’ultimo bando art. 53 o ai continui rinvii e ritardi sulla graduatoria art. 42 o allo scorrimento Art. 15, mentre ci si accanisce in battute di caccia volte a limitare l’utilizzo pieno dei permessi, ad esempio, verso chi ha avuto dei figli da poco tempo e deve poterli allattare!
Da tempo, quindi, abbiamo ricordato al Presidente, denunciamo una situazione che a seguito di comportamenti presi dall’amministrazione va deteriorandosi. Abbiamo evitato, condannato, stigmatizzato ogni forma di violenza che non trova MAI giustificazione.
Responsabilità di tutti è evitare comportamenti che innescano meccanismi di esacerbazione delle situazioni. Su questo punto il Presidente Blangiardo ha condiviso e confermato la sua volontà di riportare nell’alveo delle corrette relazioni sindacali l’Istituto tutto, senza battitori liberi.
Abbiamo più volte ribadito, essere quello attuale, un problema di relazioni sindacali, con soggetti interni all’amministrazione, che non riconoscono il valore aggiunto delle corrette relazioni sindacali, (che si manifestano attraverso un utilizzo, non solo quando obbligati, ma anche quando utile, degli accordi sindacali).
Abbiamo trovato un Presidente che nelle sue parole ha mostrato essere attento e disponibile ad un corretto riorientamento delle relazioni sindacali e, con cui abbiamo condiviso l’idea che deve farsene garante anche ai tavoli futuri di contrattazione e confronto con le OO.SS.
Si è quindi dichiarato favorevole ad avviare una nuova stagione di relazioni sindacali basata sul confronto e sul dialogo.
A questo punto, dopo che le parole hanno mostrato una convergenza tra OO.SS. e parte datoriale (Presidente, Direttore generale e Delegato del Presidente), ci attendiamo atti concreti a partire dal lavoro a distanza e dal pieno e integrale utilizzo delle graduatorie concorsuali disponibili in Istituto per contrastare il sottoinquadramento e l’anomala permanenza.
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