Sono uscite ieri le graduatorie art. 22. Con stupore abbiamo constatato che molti dei vincitori sono già III livello.
Quale sia il motivo di queste due delibere cosiffatte non lo vogliamo neanche sapere. Perché non c’è alcuna ragione di qualsiasi tipo, logica o normativa che sia, che giustifica una delibera di questo tipo.
Ci ritroviamo 2 delibere piene di III livello già vincitori del Concorso III livello 2018. Inoltre, ci sono vincitori presenti in entrambe le graduatorie. Una modalità che rischia di “sterilizzare” gli effetti positivi dell’art. 22 oltre che una anomalia giuridica.
Le delibere vanno a nostro avviso ritirate immediatamente e ripubblicate corrette. La UIL si dichiara da subito disponibile ad un ricorso immediato ed urgente volto a rettificare la graduatoria se queste delibere dovessero causare effetti “indesiderati”. Più opportuno sarebbe ritirarle ripulendole dei già vincitori III livello per incrementare i vincitori interni ancora sottoinquadrati, nessun posto deve essere “sprecato”. È l’ennesimo caso di miopia amministrativa piena di burocrazia che danneggia i lavoratori. Il rischio poi è che si ingeneri nei lavoratori una opinione sicuramente errata che l’amministrazione voglia sterilizzare artatamente i concreti positivi effetti dell’articolo 22. Lo stesso bando a suo tempo chiariva che è in capo all’amministrazione il verificare i requisiti per essere dichiarati vincitori, non devono essere i vincitori già III livello a rinunciare per ripulire le liste!
Nei prossimi giorni capiremo se questo modo di agire dell’amministrazione metterà realmente a rischio i potenziali veri vincitori ancora attualmente sottoinquadrati o tutto andrò liscio per grazia ricevuta.
C’è un forte senso di irresponsabilità a nostro parere in chi avvalla questi atteggiamenti che mettono al riparo una burocrazia il cui unico interesse sembra quello di autotutelarsi maniacalmente a scapito di chi dovrebbe essere beneficiario di queste norme come nel caso Art. 22.
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