mercoledì 17 Luglio 2024

ISTAT: Silenzi che fanno rumore…

Dopo il 28 aprile, giorno delle dimissioni date, dal Prof. Giovannini, da Presidente dell’Istat, per insediarsi alla guida del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, l’alta dirigenza di questo Istituto sembra essere orfana del suo Pater Familias rimanendo basita e tristemente commossa alla notizia al punto da scrivere un emozionato saluto a nome di tutti i lavoratori dell’Istituto (menzionati però in rigoroso ordine gerarchico !!)

La mesta e squallida vicenda dei trasferimenti coatti del personale dalla sede di via Balbo alle sedi romane di V.le Liegi e Via Tuscolana, aveva dato, a nostro avviso, già, una evidente prova di incapacità della dirigenza nell’assumersi responsabilità che il ruolo ricoperto e relativo stipendio comportano.

Ma non c’è mai fine al peggio…….. con rabbia crescente i lavoratori assistono al ripetersi e assommarsi di vicende e carenze nella gestione dell’Istituto che contrassegnano quest’ultimo periodo caratterizzato da una situazione di stallo dove non si gestisce ne l’ordinario ne lo straordinario e dove non si sente l’esigenza di condividere con i lavoratori cosa stia accadendo.

In primis ad un mese dalle dimissioni di Giovannini questo Istituto è senza colui che lo stesso Istat individua come “il rappresentante legale dell’Istituto per le questioni di carattere generale, sovrintende all’andamento dell’Istat e ne assicura il coordinamento tecnico scientifico. Cura i rapporti istituzionali e con le organizzazioni internazionali. Verifica l’attuazione degli indirizzi espressi dal Consiglio, cui riferisce periodicamente”.

Ma in merito a questa grave assenza nessuna informativa viene data ai lavoratori, che malgrado il caos organizzativo continuano con professionalità a lavorarvi quotidianamente. Nasce dunque il sospetto, cosa forse ancora più grave, segno di una evidente debolezza, che neanche la dirigenza sia al corrente di cosa stia accadendo.

Ad oggi neanche il Consiglio è riuscito a trovare una soluzione, ancorché temporanea, dimostrando la scarsa autonomia rispetto alla figura del Presidente.

Nulla si sa poi ad esempio dei vincitori di concorso da 115 posti Cter VI livello (area statistica) che restano in attesa di essere chiamati, o delle modifiche alla pianta organica propedeutiche alla soluzione dei problemi legati allo sviluppo professionale e al sottoinquadramento.

Questi ritardi e silenzi alimentano cosi le più svariate ipotesi dall’infausto Brunetta a Paganetto fino alle più fantasiose ipotesi lanciate tra un caffè e l’altro, in attesa che venga, anche qui, proposta la Gabbanelli come Presidente…..

In merito al Telelavoro poi l’amministrazione continua a voler perseguire l’idea malsana di gestire in modo verticistico questa materia, senza tener conto della volontà del legislatore che richiama in primis l’interesse della collettività e del lavoratore. A tal riguardo stiamo predisponendo una proposta che tenga conto delle anomalie che il telelavoro ha riscontrato in questo Istituto rispetto al telelavoro cosi come applicato in molti altri EPR dove viene dato maggiore ruolo al lavoratore nella predisposizione del progetto e maggiore trasparenza alle procedure di scelta.

Questo stato di involuzione rischia di creare le condizioni per un commissariamento dell’Istituto che invece a nostro avviso è assolutamente da evitare.

Ma oltre che orfano di un Presidente questo Istituto è soprattutto orfano di una visione strategica di lungo periodo e di una capacità di saper condividere con tutte le persone che lavorano in Istat le decisioni; come dimostra, chiaramente, il caso della Dirigenza amministrativa dove a seguito delle note sentenze nulla è dato sapere. Uffici dove non è ben chiaro chi sia il Dirigente di riferimento. Chi firmi o cosa firmi. Inoltre la recente sentenza del Tar ha dato ascolto a chi senza alcun fondamento di diritto era stato escluso dalla tornata concorsuale. Chi ha la responsabilità di questo flop ?

Come ultima ciliegina per chi volesse ammirare fenomeni carsici informiamo che nella sede di Viale dell’Oceano Pacifico è stato visibile nei giorni scorsi un ruscello sotterraneo prossimo alle fondamenta dell’edificio divenuto ora una piscina naturale. Su questo saranno chieste delucidazioni dato che la sicurezza in questo Istituto sembra essere presa in considerazione solo in occasione di esigenze riorganizzative ….

Le persone che lavorano in questo istituto e questa OS chiedono TRASPARENZA e Responsabilità !

UIL RUA ISTAT

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