lunedì 23 Dicembre 2024

ISTAT: Sportello Agile UIL – Primi riscontri alle segnalazioni ricevute

Come noto nei giorni scorsi abbiamo avviato lo “sportello sindacale agile Uil” con l’obiettivo di tentare di rimanere vicino ai lavoratori anche in questa situazione emergenziale.

In questi pochi giorni dall’avvio dello Sportello abbiamo già ricevuto numerose richieste di chiarimento e o di intervento a cui abbiamo tentato di dare soluzione.

Partendo dalle richieste scritte e verbali che ci pervengono, abbiamo stilato una lista delle casistiche più frequenti, lasciando ovviamente aperta la possibilità di implementarla con le tematiche di volta in volta esposte dai colleghi che ci contattano.

Per il lavoro agile le segnalazioni le casistiche più frequenti sono:
1. Difficoltà a redigere il report giornaliero
I dipendenti riportano la difficoltà nel rendicontare giornalmente le attività svolte, che possono variare da giorno a giorno ed il cui tempo che necessitano non è certamente proporzionale al tipo di attività svolta. Più in particolare questioni considerate, in una situazione normale, marginali o funzionali portano via anche molte ore tra scambi di mail, telefonate, impedimenti tecnici. Redigere perciò giornalmente un report che descriva giornalmente quanto fatto dal lavoratore in questa situazione, rischia di divenire uno strumento volto a creare ansia ed a rompere un clima di fiducia professionale. Bisognerebbe invece spingere per una razionale organizzazione del lavoro, che prevede un margine di autonomia nella realizzazione del lavoro. Un arco temporale di una settimana o di 15-20 giorni, da rendicontare alla fine, appaiono più ragionevoli e in sintonia con quello che contraddistingue il comparto Ricerca e il suo CCNL.
Ricordiamo che in questa emergenza tutti i tempi si sono maggiormente dilatati, anche andare a fare la spesa non è più qualcosa di 30 minuti ma un’operazione che richiede diverse ore!
Ci chiediamo poi perché c’è bisogno di questi report e se rischino di diventare solo uno strumento utile al Dirigente per scagionarsi agli occhi del proprio Dirigente superiore piuttosto che puntare ad un vero coinvolgimento nelle attività lavorative in capo al singolo lavoratore.
Inoltre è necessario inserire in questi report il tempo necessario a redigerli che non è di sicuro una attività da fare al difuori dell’orario di lavoro.

2. Difficoltà con il report prestampato proposto dal Dirigente:
Riallacciandoci a quanto detto, sottolineiamo una maggiore difficoltà nel redigere un report fisso, prestampato e con domande rigide.
Ci viene segnalato che “gira” tra i Dirigenti un file Excel prodotto “fai da te” che a nostro avviso non risponde alle necessità, che questo tipo di lavoro agile, in questa situazione emergenziale, sta svolgendo. In questo file si stabiliscono percentuali che messe così senza un confronto o un ragionamento sembrano non avere una logica legata al monitoraggio ma piuttosto una funzione di controllo fine a se stessa.
Per questo motivo riteniamo andrebbe coinvolto a pieno titolo ad esempio il CUG.

3. Difficoltà a conciliare vita professionale e familiare:
Questa è una voce che tocca trasversalmente una grossa parte dei lavoratori. Le richieste pervenute sottolineano una quotidiana ed accentuata gravosità nella gestione degli impegni familiari, che si sono letteralmente fusi con quelli lavorativi.
Le situazioni più frequenti riguardano la cura dei figli h 24, soprattutto quelli piccoli, che in questo momento hanno un bisogno maggiore di attenzioni ed hanno presentato un umore più altalenante dovuto – come per gli adulti – alla forzata reclusione.
Anche l’assistenza ai familiari malati e/o non autosufficienti (e/o parzialmente autosufficienti) ha assunto nuovi contorni, richiedendo un maggiore impegno da parte delle persone care. Purtroppo chi aiutava la famiglia nella cura di queste persone ha dovuto lasciare temporaneamente il posto di lavoro e questo vuoto è stato colmato dai familiari come si poteva.
Nei casi più fortunati i figli sono autosufficienti ed i genitori sono entrambi presenti, questo infatti permette un’interscambiabilità che non si verifica in altri contesti. Nei casi di famiglie monogenitoriali o di genitori distanti per motivi familiari o lavorativi la conciliazione vita/lavoro ha richiesto un impegno maggiore a cui probabilmente non si era preparati.

Proprio per risolvere anche questo tipo di problemi è apprezzabile lo sforzo fatto dall’amministrazione nel dotare i lavoratori che lo richiedevano dei PC portatili. Il Direttore DCIT Fedeli nel corso dell’incontro con le OO.SS. in videoconferenza del 18 marzo ha tenuto a precisare che sono stati consegnati ai lavoratori circa 1200 PC. Un impegno che ha avuto anche il risultato di venire incontro alle esigenze di molte famiglie che si ritrovavano a doversi “dividere” un solo PC tra i vari componenti. Riceviamo segnalazioni circa una difficoltà nel dotare di PC portatili i lavoratori degli UUTT.

4. Domande sulla reperibilità
I dipendenti dell’istituto rivendicano il diritto alla disconnessione che è venuto meno in questi giorni.
Ci vengono segnalati casi di Dirigenti che contattano telefonicamente i proprio dipendenti durante il week end o nelle ore serali dopo le 19.00.
Ai lavoratori ricordiamo che nei giorni feriali dopo le 19.00 e in quelli festivi tutto il giorno non siete tenuti a rispondere alle mail che vi vengono inviate e che devono essere evase nell’orario di lavoro

5. Dubbi sul congedo parentale straordinario al 50%
Anche qui le casistiche possono essere molteplici.
In prima battuta ci vengono richieste le modalità per accedere al congedo straordinario. Altre domande riguardano la Retribuzione e la contribuzione che spetta secondo questi congedi; ed ancora, molte domande ci vengono fatte sull’obbligatorietà di questi congedi. Rispondiamo che dal 5 marzo 2020, i congedi parentali da prendere sono quelli straordinari.
Se quindi un dipendente aveva preso ad esempio, per il 6 marzo un giorno di congedo (a prescindere dall’emergenza Covid-19), quel giorno è stato automaticamente trasformato in congedo straordinario. Sono infatti più “convenienti” perché per i congedi parentali “normali” la detrazione è del 70% mentre in questi straordinari sono del 50%. Sono congedi che possono essere presi da tutti i lavoratori interessati a prescindere se i loro figli frequentino o meno le scuole.
E’ corretto dunque quanto sta facendo la Direzione del personale che automaticamente modifica i giorni in Urbi presi a titolo di congedo parentale cod. 518 (retribuito al 30%) e 526 (non retribuito) dal lavoratore (nel periodo consentito dalla normativa) in quelli straordinari (al 50%). Quindi, i colleghi interessati possono fruire prima dei 15 giorni di congedo al 50% e poi può continuare a fruire dei congedi parentali ordinari.

6. Dubbi sull’utilizzo del voucher
Sulle modalità di accesso al voucher, rispondiamo che purtroppo questo non è previsto per i dipendenti pubblici, salvo che per le categorie in stato coinvolte attivamente nell’emergenza covid-19.
Infatti il bonus per servizi di baby-sitting spetta ai soli lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie:
• Medici;
• Infermieri;
• Tecnici di laboratorio biomedico;
• Tecnici di radiologia medica;
• Operatori sociosanitari
La disposizione si applica anche al personale del comparto: sicurezza difesa soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

7. Dubbi sui codici da usare/modificare/implementare…
Emergono nelle segnalazioni pervenute dubbi sui codici da utilizzare. In tal caso non possiamo che confermarvi la nostra disponibilità ad aiutarvi caso per caso, così come stiamo facendo.
Di certo anche qui i colleghi del personale stanno svolgendo una opera di assistenza che andrebbe riconosciuta al termine di questo brutto periodo. Anche a loro va il ringraziamento di tutti i colleghi.
Per i telelavoristi, confermiamo la correttezza nell’inserire il codice 602 per i giorni di rientro, posto che rimangono validi tutti i codici sopra menzionati.

Continuiamo dunque ad esservi vicino in questa “distanza sociale” imposta dagli eventi.
Buona giornata

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
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