Come si sa a conclusione della iniziativa unitaria del 24 luglio u.s. FLC-Cgil, Fir-CISL e UIL-RUA hanno inviato ai gruppi parlamentari ed ai membri delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato le loro proposte per l’avvio di un processo di revisione del sistema di “governance” della ricerca pubblica e degli EPR.
Cominciano a giungere, al riguardo, positive risposte dalla politica. Pubblichiamo di seguito il testo della interrogazione fatta l’1 agosto al Ministro Profumo dalla Senatrice Luciana Sbarbati del Gruppo Misto. Restiamo in attesa della risposta del Ministro.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, per conoscere, premesso che: · i sindacati di categoria FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA hanno espresso con mobilitazioni ed iniziative unitarie le loro critiche e rilievi ai contenuti del DL n. 95/12 in tema di ricerca pubblica; · tali interventi sostanzialmente prefigurano nel loro insieme una scelta di depotenziamento degli Enti Pubblici di Ricerca e della ricerca italiana, con ricadute negative sulle attività istituzionali, sulla gestione ordinaria degli Enti e sulla stessa tenuta occupazionale del comparto, con particolare riferimento alla situazione dei precari; · è necessario dar corso a processi di razionalizzazione per creare le condizioni per un effettivo sviluppo del comparto in base ai bisogni del Paese, ma in tema di ricerca pubblica, piuttosto che un decreto d’urgenza, sarebbe stata necessaria una maggiore considerazione per la sua attività specifica e per il suo apporto alla crescita sociale ed economica; · con il DL n. 95/12 ci troviamo ancora una volta di fronte ad accorpamenti poco meditati e ad un taglio di risorse e di personale, senza una reale analisi delle problematiche del comparto e in assenza di una politica di programmazione delle funzioni e delle attività; se non ritenga di: 1. di avviare la discussione su una ipotesi di legge quadro in tema di ricerca per la definizione di un coordinamento di tutti gli Enti Pubblici di Ricerca, al fine di: a) garantire una adeguata programmazione delle attività nel medio e lungo periodo; Sen. Luciana Sbarbati Roma, 1 agosto 2012 |