Care colleghe, cari colleghi
si è svolto nel pomeriggio di martedì 11 gennaio l’incontro che la Uil, insieme ad altre OO.SS, ha richiesto con urgenza a fronte della nuova ondata di contagi e delle ultime misure governative, quali l’adozione della circolare sullo smart working a firma dei ministri Brunetta – Orlando.
Abbiamo ricordato, ed è doveroso ribadirlo, che, con questa circolare, le pubbliche amministrazioni sono chiamate a organizzare lo smart working in maniera intelligente e flessibile, ad equilibrare il rapporto lavoro in presenza/lavoro agile secondo le modalità organizzative più congeniali alla propria situazione, tenendo conto dell’andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo, e delle contingenze che possono riguardare i propri dipendenti (come nel caso di quarantene breve da contatti con soggetti positivi al coronavirus).
Ad oggi, il quadro epidemiologico è preoccupante.
Va sicuramente riconosciuto che l’Ateneo di Cassino ha adottato misure e dispositivi di protezione nel rispetto di quanto indicato nel Protocollo Sicurezza sottoscritto dal Governo e OO.SS., ma la situazione attuale necessita di una urgente rimodulazione del lavoro agile.
Per la UIL, la riorganizzazione delle attività da svolgersi in smart working deve coinvolgere direttamente i dirigenti/funzionari/responsabili degli uffici, affinché si possano garantire, al contempo, la rotazione del personale e il mantenimento dei servizi e attività. L’impegno del personale, va ricordato, non è mai venuto meno, neanche quando in lock down le lavoratrici e i lavoratori hanno garantito, con efficacia ed efficienza, molti con mezzi personali, il proseguimento delle attività dell’Ateneo.
Abbiamo chiesto di riconoscere, in via prioritaria, il lavoro agile a tutte le persone che dovranno assistere familiari di età prescolare/scolare e anziani in quarantena cautelativa.
Tra i molteplici interventi, abbiamo sentito le parole di un noto sindacato, il quale chiedeva all’Amministrazione che in virtù del fatto che siamo a gennaio e non si sono maturati i giorni di ferie, di poter consentire ai dipendenti, anticipi di giornate (non definito se ferie/smart o altro) da recuperare successivamente. La sicurezza delle persone non si mercanteggia!
Il sindacato deve essere la voce delle persone e tutelare la loro salute e sicurezza.
Al termine della riunione, l’amministrazione ha garantito uno smart working di tipo “A” nella misura del 50% negli uffici con più di 3 persone e una misura di tipo “B”, limitata ad 1 giorno alla settimana autorizzato dal proprio responsabile dell’ufficio.
Una misura importante che consentirà a tutti di continuare a lavorare con serenità e in sicurezza.
Al variare della situazione pandemica, si terranno ulteriori incontri. Vi invitiamo a segnalarci eventuali criticità che non mancheremo di rappresentare all’amministrazione.
Il Referente
Roberto Di Vizio