Il “pregio” dell’onnipotenza di cui si vanta orgogliosamente il Coordinatore della Confsal Snals, per la verità atteggiamento questo di risalente memoria (basti vedere le querele nei confronti di due lavoratori), torna puntualmente e non casualmente alla vigilia della campagna elettorale per l’elezione della RSU e degli Organi di Governo dell’Università.
IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Andiamo per ordine. Cosa è successo?
Il Segretario Provinciale della Confsal Snals ha ritenuto di trasmettere una nota alla Direttrice Generale del Policlinico Universitario Paolo Giaccone con la quale ha comunicato, a seguito di segnalazioni pervenute alla preziosa attenzione dell’istante, che un OTS (Operatore Tecnico Specializzato) in servizio in una Unità Operativa Complessa del Policlinico, parrebbe svolgere mansioni amministrative non conformi al proprio profilo professionale e, quindi, estranee alle aree di normale attività previste per la figura.
Alla luce di queste ipotetiche evidenze, non ha mancato di chiedere immediato riscontro sui motivi dell’assegnazione all’Operatore in parola di attività estranee al proprio profilo nonché di verificare la legittimità e la coerenza delle stesse con il profilo professionale, le eventuali firme apposte su documenti ufficiali e per non far mancare nulla, di revisionare i turni di pronta disponibilità assicurati dallo stesso dipendente (per inciso autorizzati dalla Direzione Sanitaria Aziendale).
Tutto ciò è stato motivo di allarme per l’istante al punto da richiedere immediato riscontro alla propria nota di denuncia dell’anomala situazione, onde scongiurare il configurarsi di irregolarità amministrative, contrattuali e da ultimo – questa sì che è una bella trovata! – di danno erariale.
Se non si trattasse di una missiva ufficiale posta in essere da un veterano Sindacalista che ci proietta indietro di decenni, oggi la potremmo inquadrare in una rigorosa ispezione del Governo Centrale ovvero della Comunità Europea ovvero in una delle tante “scenette di bella comicità” dei nostri due famosi artisti siciliani.
Il concetto di danno erariale, strumentalmente inserito nel citato contesto, fa indubbiamente comprendere quanta poca dimestichezza egli abbia del suo significato.
Che un “sindacalista” possa prendere di mira un Lavoratore – e solo lui – nell’espletamento delle proprie regolari attività è un atto gravissimo, posto che in tutte le segreterie e negli uffici delle nostre due Istituzioni prestano servizio Operatori e/o Assistenti e/o Funzionari tecnici inquadrati con tale profilo, nella Categoria nel precedente CCNL e nelle aree funzionali del CCNL 2019/2021.
RISVOLTI DA NON SOTTOVALUTARE
Immaginiamo, adesso, cosa potrebbe succedere a tutto il Personale tecnico dell’Università e del Policlinico che svolga la propria attività negli uffici o nelle segreterie dei dipartimenti e delle unità operative se l’Amministrazione prendesse sul serio un’idea di questo genere!!!
Una devastante rivoluzione organizzativa che colpirebbe in primis tutto il personale tecnico e che non troverebbe esempi nella storia della nostra Amministrazione e in quella del movimento sindacale!!!
È questo quello a cui aspira? Vuole far trasferire o far cambiare area a tutti i colleghi tecnici, compresi quelli molto vicini a lui, oppure – ci viene da chiederci – si è trattato di un attacco personale?
Tutto ciò è paradossale e ancor di più pretestuoso perché lo riteniamo non ascrivibile ai sani e ispiratori principi del Sindacato che ha come unico obiettivo la tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Il fatto ancora più grave, e oseremmo dire anche inquietante, è quello messo in cantiere dal Direttore Amministrativo del Policlinico che, con nota a propria firma, ha ritenuto di chiedere al Direttore della Struttura riscontro circa la nota della Confsal Snals, in brevissimo tempo. Un limite di tempo alquanto inconsueto e irriguardoso nei confronti dell’intera Accademia e dello stesso Direttore della Struttura.
Ora, fino a quando è il sindacalista a non conoscere la normativa – considerato anche che da molto tempo è in distacco sindacale – ci potrebbe stare e non sarebbe una novità; ma il comportamento del Direttore Amministrativo, la cui funzione super partes dovrebbe essere il leitmotiv della propria azione, non sembra accettabile. Piuttosto, riscontriamo la frettolosità con la quale si è ritenuto di procedere, contrariamente a quanto accade quando ad inviare note alla Direzione è la scrivente O.S., note che rimangono quasi sempre prive di riscontro!!!
PER CONTRIBUIRE E FARE ANCORA CHIAREZZA
Quando parliamo di leggi e di normative sopra richiamate, il riferimento è all’art 56 del D.lgs. 29/1993 e all’art 52 del D.lgs. 165/2001, tra l’altro, nell’Ordinamento Professionale di tutti i CCNL del Comparto Università. Tali norme sanciscono che “all’interno di ciascuna categoria e area tutte le mansioni sono esigibili in quanto professionalmente equivalenti fatte salve quelle per il cui esercizio siano previste specifiche abilitazioni professionali e previa, quando occorra, apposita formazione professionale. L’assegnazione di mansioni equivalenti costituisce atto di esercizio del potere determinativo dell’oggetto del contratto di lavoro”.
Forse gli anni trascorsi sono troppi per ricordare, ma in ogni caso e ad ogni buon conto, ricordiamo che eventuali mansioni superiori ove assegnate (e non è il nostro caso), svolte e approvate dall’Amministrazione, sarebbero una boccata d’ossigeno dal punto di vista del riconoscimento professionale; e lui ne sa qualcosa posto che l’accertamento delle mansioni svolte quando era in servizio lo hanno collocato, legittimamente in applicazione del D.P.R. 761/79 (ex Legge 200), nel ruolo di Dirigente tecnico del Policlinico, pur provenendo dal ruolo assistenziale di Capo sala.
Diverso è il ragionamento se questo con gesto abbia voluto colpire e mettere in cattiva luce un solo dipendente e quindi una goccia nell’oceano dell’Amministrazione, ma dovrebbe quanto meno avere il coraggio – anziché girarci intorno usando troppi verbi al condizionale per scongiurare riflessi giudiziari – di specificare il destinatario, consentendo in questo modo al dipendente inquisito assistenza legale e sindacale, sempreché venisse richiesta dallo/a stesso/a Collega. Se poi l’Operatore Tecnico in argomento dovesse coincidere con altro Sindacalista di altra O.S., la segnalazione inviata diventerebbe molto grave sotto l’aspetto politico/sindacale.
CONCLUDIAMO
È chiaro che comprendiamo benissimo le ansie e le preoccupazioni del Coordinatore testé citato manifestate proprio quando ci apprestiamo alla elezione della RSU e degli Organi di Governo. Riteniamo però questo atteggiamento discutibile nonché strumentale al contrasto impari delle altre OO.SS. del Comparto al punto da essere pronti a spingerci fino alle estreme conseguenze!!!
Riteniamo invece plausibile, nel pieno rispetto di tutti e mossi dall’onestà intellettuale, contribuire ad una bella, interessante e appassionante competizione.
Il nostro obiettivo è quello di perseguire il benessere lavorativo del personale e la valorizzazione della sua professionalità.
Se siamo pochi o molti non è un problema anche perché sappiamo fare SINDACATO e non abbiamo mai chiesto alcun distacco sindacale alla Segreteria Nazionale.
Alla luce di quanto sopra auspichiamo che il Direttore Amministrativo faccia ampia riflessione e ritorni sui propri passi.
Ci spiace, ma questo episodio non farà altro che alimentare la grande difficoltà di cui sono vittima la Sanità siciliana e i pazienti che hanno necessità di essere curati e assistiti.
Concludendo, va ulteriormente precisato per una questione di correttezza – valore che non manca mai nelle nostre iniziative – che non risulta che la Direttrice Generale e il Direttore Sanitario Aziendale abbiano assunto ufficialmente una posizione ostracista al riguardo. Di ciò, non possiamo che manifestare il nostro apprezzamento.
La Consapevolezza dei propri limiti è prerogativa di una persona saggia e intelligente.
Alle Lavoratrici e ai Lavoratori chiediamo di votare in piena coscienza e in piena libertà per i candidati prescelti e di comunicare, senza remore, al Sindacato di riferimento eventuali pressioni.
Il Segretario Generale
Attilio Bombardieri