L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di PANDEMIA del Coronavirus Covid-19 e la velocità con cui si sta diffondendo il virus ha comportato misure più restrittive da parte del Governo.
Le decisioni assunte nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio dei ministri rendono più che mai necessario che l’Ateneo adotti, con maggiore attenzione e fermezza, tutte le misure necessarie a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
Pur riconoscendo all’Amministrazione il merito di aver posto in essere alcune delle misure necessarie previste dalle norme, è necessario e non rinviabile un ulteriore sforzo della Governance dell’Ateneo per garantire al massimo la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Facendo seguito alla riunione in videoconferenza con le parti sociali dei giorni scorsi e avendo acquisito, tra l’altro solo verbalmente, alcune informazioni relative allo stato di applicazione delle norme previste, chiediamo di conoscere il report alla data del 30 marzo p.v., prima della riunione prevista per il prossimo 3 aprile:
– I dati relativi al Personale in Smart Working suddiviso per categoria ed Area di appartenenza, con la precisa percentuale all’interno di ciascuna Area/Dipartimento, nonché specificando i giorni di lavoro agile riconosciuti;
– I dati relativi al Personale in servizio che a causa della chiusura anticipata degli uffici risultino in debito orario e/o per recuperare il debito orario abbiano utilizzato ore in eccedenza e/o permessi propri;
– I dati relativi al Personale che non essendo in Smart Working abbia utilizzato ferie pregresse, permessi e ore in eccedenza;
– I dati del numero di unità di Personale in servizio, per categoria e Area/Dipartimento di appartenenza.
Vista la direttiva n. 2 della Funzione Pubblica “Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” all’art. 2 – Svolgimento dell’attività amministrativa – “Le amministrazioni, considerato che – sulla base di quanto rappresentato nel successivo punto 3 – la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa è il lavoro agile, limitano la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento delle predette attività, adottando forme di rotazione dei dipendenti per garantire un contingente minimo di personale da porre a presidio di ciascun ufficio, assicurando prioritariamente la presenza del personale con qualifica dirigenziale in funzione del proprio ruolo di coordinamento”.
Considerato quanto riferito dall’Amministrazione nella suddetta riunione, la Federazione UIL SCUOLA RUA,
chiede
1. L’immediata identificazione, in modo chiaro ed inequivocabile, dei servizi ritenuti essenziali dell’Ateneo e del numero di unità di Personale ritenute indispensabili, nel rispetto del Dpcm in cui si evidenzia la necessità di limitare la presenza del personale negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia indispensabile, prendendo in considerazione, come attività indifferibili, quelle indicate come servizi essenziali in caso di sciopero;
2. Per il Personale in servizio l’immediata applicazione del lavoro agile orizzontale, in modo tale da non dover recuperare le ore non svolte a causa della chiusura anticipata degli uffici;
3. Per il Personale che sino ad oggi ha maturato un debito orario da recuperare entro il 31.12.2020, la possibilità di recupero attraverso il ricorso ad attività di formazione e/o autoformazione in remoto, predisponendo pacchetti formativi online e/o materiale didattico a disposizione del Personale sul sito di Ateneo;
4. Per tutto il Personale per il quale non sia possibile ricorrere alle forme di lavoro agile, il ricorso al collocamento in attività di formazione in remoto utilizzando pacchetti formativi predisposti dall’Amministrazione o all’esenzione dal servizio con continuità del trattamento economico fondamentale fisso ed accessorio così come previsto dall’art. 87, comma 3, del D.L. 18/2020 che prevede che “le amministrazioni possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio”, esperite tutte le possibilità previste dal CCNL (ferie e permessi);
5. La riduzione del servizio di portierato, riducendo i varchi di accesso ad un unico accesso per struttura, consentendo al Personale adibito a portierato una adeguata turnazione e fornendo tutti gli strumenti necessari per la salvaguardia della salute previsti per la pandemia in corso;
6. La rimodulazione dell’organizzazione del lavoro in modo da stabilire orari di ingresso e uscita del Personale in modo tale da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni;
7. Visto che le attività delle pubbliche amministrazioni sono ordinariamente svolte con modalità di lavoro agile da parte della generalità del Personale e che tutti gli istituti previsti nei contratti collettivi di riferimento sono applicabili, ivi compreso il servizio sostitutivo della mensa, l’attribuzione dei BUONI PASTO previsti;
Infine, visto quanto previsto dall’art. 87 del D.L. 18/2020, recante “misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio”, che stabilisce al comma 1 che “fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, si chiede la proroga del lavoro agile sino alla fine dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19.
Cordiali saluti
Federazione UIL SCUOLA RUA
Attilio Bombardieri