Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Umberto I con delibera n. 0001063 del 22/11/2019 avente come oggetto il regolamento dell’attività libero-professionale intramoenia, non ha perso occasione per dimostrare ancora una volta quanto gli stiano a cuore le sorti dell’Azienda da Lui diretta ormai da due anni.
Con il suddetto regolamento ha stabilito, a nostro avviso in modo alquanto “garrotesco”, l’immediata internalizzazione di tutta quell’attività intramoenia svolta dai medici del Policlinico Umberto I in regime di convenzione con le case di cura private e con gli studi professionali.
La Federazione UIL SCUOLA RUA già in sede di consultazione aveva espresso numerose perplessità e criticità in merito al regolamento in oggetto, sottolineando soprattutto come fosse privo di un vero piano organico di rilancio dell’attività intramoenia stessa.
Ci preme ricordare che l’attività intramoenia è un sistema che entra in competizione con quello della sanità privata, per cui per essere valido ed efficiente deve essere dotato di spazi congrui, di strutture e strumenti adeguati, come peraltro previsto dalle norme vigenti in materia.
Secondo il Direttore Generale, in base al regolamento da Lui emanato, sarebbe tutto pronto per l’internalizzazione di tutta l’attività intramoenia di tutti i professionisti che ne faranno richiesta.
MA QUALE FILM HA VISTO!!!
Per quanto concerne gli spazi ci risulterebbe che non ce ne siano a sufficienza, per quanto concerne le strutture e le apparecchiature… meglio lasciar perdere.
Nel Regolamento per i ricoveri solventi si parla di fantomatiche stanza singole con divano, TV, climatizzatore, etc.. Ma dove sono??
Per quanto riguarda poi le apparecchiature, basta pensare alla radiologia che vanta macchine ormai obsolete, peraltro il Policlinico è sprovvisto completamente di PET.
L’unica certezza al Policlinico è la professionalità dei medici, i quali se non vengono apportate modifiche sostanziali al regolamento proposto, saranno obbligati ad una “fuga di massa” verso le strutture private per poter esercitare l’attività libero professionale, senza svilire la loro professionalità.
A questo punto sorge spontanea una domanda: a chi giova questo tipo di regolamento?
Sicuramente non ai professionisti che vedendosi costretti allo stato attuale ad esercitare in strutture e con strumenti non all’altezza, opteranno per il tempo definito; sicuramente non giova neanche all’Azienda che ne riceverà un danno economico (trattiene circa il 30% sulla quota del professionista), mentre potrebbe servire sicuramente al caro Direttore Generale, che potrà andare in Regione Lazio “vantarsi” di aver finalmente internalizzato tutta l’attività intramoenia. MA A QUALE PREZZO!!
In questo atteggiamento il Direttore Generale ha trovato un grande alleato: il Magnifico Rettore, che con la sua latitanza e assordante silenzio ha svenduto ormai da tempo il Policlinico Universitario Umberto I, che fino a pochi anni fa era da tutti considerato il “gioiello di Famiglia” dell’Università di Roma “Sapienza”.
Il Direttore Generale e il Magnifico Rettore (non sappiamo chi è il gatto e chi la volpe), se continuano così saranno comunque ricordati per aver affossato e distrutto definitivamente il Policlinico Umberto I.
La federazione UIL SCUOLA RUA, ritenendo irricevibile il regolamento ALPI proposto, chiede al Direttore Generale di ritirarlo e di aprire una trattativa seria e costruttiva al fine di rilanciare l’attività ALPI, che non dimentichiamolo rappresenta un volano importante per l’immagine dell’Azienda stessa.
Se la nostra richiesta venisse disattesa, questa organizzazione sindacale si riserva di agire nelle sedi preposte al fine di tutelare la professionalità di tutti i lavoratori.
Vi terremo informati
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
Sapienza Università di Roma
Il Delegato Nazionale
Francesco Posca