DOPO NOVE MESI SIAMO ANCORA PUNTO E A CAPO!!!
BASTA CON LE PAROLE!!!
VOGLIAMO I FATTI
Durante la riunione di contrattazione del 4 luglio u.s., è stata fatta richiesta da parte della RSU e OO.SS. di attivare le procedure per effettuare le progressioni orizzontali per tutti coloro che hanno raggiunto i requisiti dei due anni di anzianità nella posizione economica immediatamente inferiore.
La richiesta da parte della UIL si differenziava solo per la precisazione che, in base alla previsione contenuta nella L.122/10, l’indennità di professionalità mensile non poteva essere decurtata; di conseguenza abbiamo richiesto il ripristino della suddetta indennità, con l’utilizzo delle altre voci accessorie per finanziare ed effettuare le progressioni orizzontali per tutti i lavoratori.
Il delegato del Rettore, Prof. Vallebona, dopo varie discussioni ha fatto le seguenti dichiarazioni, che riportiamo testualmente e il cui senso lasciamo valutare direttamente a chi legge:
L’ipotesi di Accordo Integrativo del 1 dicembre 2010 non è stato ancora autorizzato ai sensi dell’art. 5 comma 3 del CCNL, espressamente richiamato nel punto 11 del medesimo accordo, e pertanto l’ulteriore applicazione di tale ipotesi di accordo – ed in particolare del relativo punto 9 (progressioni orizzontali da effettuare entro luglio) – non può avvenire in mancanza di tale autorizzazione. L’Amministrazione continua ad auspicare il proprio convincimento relativo della propria legittimità dell’accordo.
A nove mesi dalla firma dell’ipotesi di accordo integrativo del 1 dicembre 2010, non firmata dalla UIL e a tutt’oggi in sospeso, l’amministrazione continua a convocare le OO.SS., ribadendo in ogni incontro la legittimità dell’accordo senza però proporre alcuna soluzione né riuscire a dirimere i contenziosi con i revisori.
Per quanti mesi ancora dovremmo sentirci dire sempre le stesse cose?
A differenza di qualche altra O.S., la UIL non ha ritenuto di interrompere le relazioni sindacali, nè ci siamo meravigliati più di tanto per l’esito della contrattazione: viste le premesse dell’accordo, le conseguenze erano prevedibili!
Nel 2010 sarebbe stato possibile effettuare una progressione economica vera: oggi la legge ce lo impedisce, e siamo tutti consapevoli dei danni conseguenti alla progressione non effettuata. Ciononostante le soluzioni per non penalizzare il personale oggi ci sono: chiediamo al Magnifico Rettore che ponga fine a questa vicenda senza ulteriori indugi, convocando le OO.SS. al fine di trovare le soluzioni alla situazione di stallo.
La UIL chiede di ripristinare da subito, come consentito e previsto dalle norme vigenti, l’indennità di professionalità mensile; contestualmente chiede che l’Amministrazione effettui le progressioni orizzontali per tutti i dipendenti dell’Ateneo. Siamo pronti a sottoporre nell’interesse di tutti i lavoratori una proposta, elaborata nel rispetto delle norme e quindi totalmente realizzabile, e confidiamo in un sollecito incontro che dimostri l’intento dell’amministrazione di risolvere i blocchi, che penalizzano ancora una volta il solo personale tecnico-amministrativo.
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Per quanto riguarda la circolare sull’orario di lavoro, la UIL ritiene che essa creerà malcontento, senza risolvere le reali problematiche dell’organizzazione del lavoro.
Come UIL riteniamo sia necessario garantire pari dignità e pari opportunità a tutti i dipendenti di questo Ateneo, e che sia necessario intervenire per risolvere gli eventuali abusi anziché vessare tutti i dipendenti anche quelli senza colpa. Al tal fine rendiamo noto che ci faremo carico di verificare eventuali autorizzazioni a derogare dalla circolare stessa.
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E’ stato approvato a luglio in senato accademico il nuovo statuto, sul quale confermiamo tutta la contrarietà già più volte ed in più sedi rappresentata.
Non più tardi di qualche mese fa, in occasione delle elezioni dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo in commissione statuto, avevamo intuito e lanciato l’allarme per la inadeguata decisione e scarsa attenzione che questo ateneo intendeva riservare nei confronti del personale TAB: ancora una volta si perdeva una buona occasione per recuperare un giusto equilibrio tra personale docente e personale tecnico-amministrativo.
Ricordiamo, solo per memoria, due proposte che potevano essere tranquillamente accettate nella seduta del 13 luglio u.s.:
1) non ridurre in senato accademico da “4” a “2” i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo (proposta bocciata, con un solo voto favorevole di F. Posca e uno astenuto, studente). Non servono commenti.
2) in alternativa alla presenza del personale tecnico amministrativo in CDA, si era chiesto di istituire una commissione consultiva, presieduta dal Direttore Generale e composta da personale docente e personale tecnico-amministrativo, destinata a riunirsi prima di ogni seduta del CDA. Avevamo motivato la richiesta con la considerazione che molti degli argomenti rilevanti per il personale tecnico-amministrativo sono trattati solo in CDA. Questa proposta potrebbe essere ancora attuabile attraverso il regolamento interno dell’Ateneo, e auspichiamo che almeno ogni tanto il buon senso prevalga su ogni e qualsiasi logica contrappositiva o di cordata.
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Ci auguriamo vivamente che il Magnifico Rettore voglia recuperare il rapporto di fiducia che si era instaurato con i dipendenti all’inizio del suo mandato, e lo renda evidente attraverso una immediata convocazione delle OO.SS. tesa a recuperare il recuperabile – prima che qualche altra manovra governativa ci affossi completamente!
A tal fine rendiamo noto che chiameremo i lavoratori a sostenere le iniziative di mobilitazione che come UIL siamo impegnati ad organizzare per sollecitare le modifiche alla finanziaria necessarie per evitare che ancora una volta a pagare siano lavoratori pubblici e pensionati.
UIL PA RUA
Francesco Posca