Il 14 novembre 2019, durante l’incontro che si è tenuto presso l’ARAN con tutte le Confederazioni Sindacali rappresentative del Comparto Istruzione e Ricerca, per il nuovo modello di Classificazione Professionale del settore Università, l’Aran ha illustrato un documento, consegnato alle sigle sindacali presenti, che affrontava le diverse problematiche sulla tematica in questione.
La UIL RUA ha subito evidenziato la criticità di un contratto che riguarda quattro settori completamente diversi tra loro, che difficilmente sarà possibile rendere omogenei anche nel caso in cui si riuscisse a creare il quinto comparto.
In particolare, partendo dal contratto esistente che si reggeva su un’armonia creata appositamente tra aree, categorie, gradoni economici e strumenti di “carriera” (PEO e PEV), sembra che il documento non tenga in dovuta considerazione l’impossibilità che oggi si è venuta a creare, a seguito anche delle diverse normative che hanno interessato il settore, nell’applicare i precitati percorsi di “carriera”.
La delegazione UIL RUA si è riservata di approfondire il documento, prima di dare un giudizio definitivo sul suo contenuto poiché, da quanto esposto dal Dirigente ARAN, sembra che alcune delle criticità, ritenute di fondamentale importanza, siano affrontate in maniera superficiale.
Rispetto all’ipotesi dell’ARAN di rendere particolarmente vincolante il nuovo modello contrattuale, la UIL ha espresso le proprie perplessità legate alle specificità di ogni singolo Ateneo e in modo particolare all’autonomia del sistema universitario. Accentuare i vincoli a livello nazionale porterebbe inevitabilmente ad una contrazione sia dell’autonomia universitaria, sia della contrattazione integrativa aziendale.
In particolare, sono state illustrati:
– La classificazione del personale
Ad avviso dell’ARAN l’attuale sistema soddisfa ampiamente le esigenze dei diversi Atenei ed appare ampiamente avanzato nel panorama del Pubblico Impiego.
Il nuovo modello, a nostro avviso, dovrà tener conto del personale che in tutti questi anni ha svolto funzioni molto più importanti rispetto alla categoria di appartenenza, senza dimenticare coloro i quali si trovano nelle categorie inferiori pur avendo titoli di studio per accedere alle categorie superiori e che, a causa dei vincoli normativi, rischiano di rimanere incastrati in un sistema che non premia la professionalità e la crescita culturale.
– Incarichi
Dopo aver ascoltato gli interventi di tutti i sindacati su tale questione, l’ARAN ha condiviso la necessità di tener conto nel sistema degli incarichi delle funzioni svolte dal personale in questo ventennio.
– Valutazione del personale
Su tale questione è stata evidenziata la necessità di semplificare le disposizioni che regolamentano il sistema.
– Progressioni di carriera
In merito a questo argomento, è stata evidenziata dall’ARAN l’esigenza di semplificare la normativa relativa alle progressioni di carriera, inserendo tra i criteri e le modalità di scelta elementi di inclusività e selettività.
L’obiettivo dell’Aran appare contrastante se ad un regime di selettività rigida si pone poi l’obiettivo di inclusività di tutto il personale. Sarà necessario approfondire la tematica, per giungere, ad un sistema oggettivo che tuteli la selettività nell’arco dei tre anni di validità del contratto e che contestualmente tuteli l’inclusività di tutto il Personale nello stesso arco temporale.
Altro punto affrontato dalla delegazione UIL-RUA è stato quello del personale che opera nei “Policlinici” e nelle strutture integrate. Per tale categoria è stata ulteriormente evidenziata la necessità di rivedere la norma contrattuale ad esso dedicata, prevedendo una riqualificazione dello stesso in considerazione anche dei nuovi ruoli che si sono sviluppati in campo didattico/formativo.
Per quanto riguarda i CEL e gli ex Lettori di madre lingua, è stata evidenziata la necessità di omogeneizzare le norme che regolamentano tali ruoli, tenendo in dovuta considerazione le sentenze dell’UE e del Sistema giuridico italiano.
A tal proposito, si è concordato di approfondire le tematiche in appositi incontri, sia per il personale che opera presso i Policlinici e le Aziende integrate, sia per il personale CEL e/o ex lettori di madre lingua.
La nostra sigla, rimarcando la necessità di concludere in tempi rapidi la contrattazione, si è resa disponibile a dare da subito il proprio contributo, a condizione però che sia dichiarata apertamente dal Governo l’intenzione di investire sulla formazione e sulla ricerca tutte le risorse finanziare necessarie a coprire i costi contrattuali del triennio 2019/2021.
Per noi il personale del comparto non può essere considerato una “spesa”, bensì una risorsa importante per il sistema “Paese”.
Il prossimo incontro è già stato programmato per il 5 dicembre all’ARAN.
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università AFAM”
Il Commissario straordinario
Antonio Foccillo