martedì 26 Novembre 2024

Verso l’Accordo Quadro Partenariale sulla Programmazione dei Fondi Strutturali UE e della Politica di Coesione

ue cartinaFondi Strutturali UE e Politiche di Coesione:
per “un’Europa più intelligente” la UIL suggerisce più sinergie tra le tre reti di ricerca e innovazione, più qualità della risorsa umana e più dialogo tra Alta Formazione e sistema produttivo e dei servizi

Sono in corso, oramai dal maggio scorso, sulla base della proposta della Commissione UE per il prossimo quadro finanziario pluriennale del periodo 2021-2027, i lavori preliminari volti a fornire, sulla base di una larga consultazione del partenariato istituzionale e sociale, le indicazioni prioritarie sui settori di investimento prioritari e per migliorare le performances di attuazione e di ricaduta dei Fondi Strutturali UE e dei Fondi della Politica di Coesione (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Sociale Plus).

6 gli obiettivi prioritari indicati dalla stessa Commissione:
1) un’Europa più intelligente; 2) un’Europa più verde; 3) un’Europa più connessa; 4) un’Europa più sociale; 5) un’Europa più vicina ai cittadini;
6) un’attuazione più efficace nella gestione dei fondi strutturali UE.

La UIL, in particolare attraverso il forte impulso del Servizio Politiche Territoriali, guidato da Silvana Veronese e in linea con una lunga tradizione su questo versante, ha partecipato, e sta partecipando, con grande impegno ai tavoli di discussione e di elaborazione volti alla preparazione del testo finale dell’Accordo Quadro (previsto entro il 2019).

Agli indirizzi di tale documento dovranno uniformarsi le linee di intervento delle Politiche di Coesione applicate al nostro contesto nazionale, e la gestione dei Fondi Strutturali (Piani Operativi Nazionali e Piani Operativi Regionali su fondi FESR e FSE).

Il coordinamento della partecipazione della UIL ai vari tavoli è affidato a Luigi Veltro ed una parte rilevante delle problematiche affrontate riguarda i temi della Ricerca ed Innovazione (v. obiettivo 1) che ci vedono direttamente presenti, ed al quale è più direttamente collegato il sistema pubblico di Ricerca e di Alta Formazione.

Con soddisfazione possiamo registrare, fin da ora, che le indicazioni fondamentali fornite dalla nostra organizzazione sindacale su questo terreno, e che dovranno portare alle decisioni finali dell’Agenzia delle Coesione e della stessa Commissione UE, hanno registrato notevoli consenso e corrispondenza nella regia del tavolo partenariale.

Hanno avuto luogo numerose riunioni sull’ argomento “Europa intelligente” (l’ultima prevista entro il mese di ottobre) tutte tese a raccogliere soluzioni concrete per migliorare efficienza ed efficacia delle azioni sviluppate, in particolare verso le regioni e i territori, tecnologicamente meno sviluppati, attraverso i diversi cicli della programmazione dei Fondi Strutturali UE (2007 – 2013 e 2014 -2020) in particolare con il Piano Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” guidato dal MIUR e con i Piani Operativi Regionali.

Di seguito la sintesi delle indicazioni fornite dalla UIL per l’obiettivo “Un ‘Europa più intelligente”:

a) si confermano gli obiettivi fondamentali di policy della UIL per l’intesa partenariale (più lavoro, più Mezzogiorno, più impresa);

b) incrementare le sinergie tra le tre reti fondamentali di Ricerca e Innovazione (Atenei, Enti Pubblici di Ricerca, Imprese) ed in particolare rafforzare ruolo, competenze e risorse dei Clusters Tecnologici Nazionali e dei loro 12 obiettivi strategici legando quest’ultimi ancora più strettamente alla Strategia di Specializzazione Intelligente);

c) maggiore impulso alla risorsa umana di qualità e all’ Alta Formazione universitaria orientata allo sviluppo delle competenze necessarie per il mercato del lavoro e per la modernizzazione dei servizi pubblici, in particolare rafforzando i dottorati innovativi ad orientamento industriale e la formazione delle competenze digitali per la Pubblica Amministrazione e per le Piccole e Medie Imprese.

Iperide Ippoliti

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