La Corte Costituzionale ha puntato i riflettori sull’inadeguatezza costituzionale della legge sull’autonomia differenziata sancendo l’incostituzionalità di alcune parti e rendendola, di fatto, allo stato attuale inapplicabile.
La pronuncia da parte del Giudice delle Leggi avvalora la tesi della UIL, che attraverso la campagna per il Referendum abrogativo ha raccolto numerose firme dimostrando il forte dissenso della popolazione, nei confronti di questa legge che minaccia i principi di democrazia, solidarietà e uguaglianza.
Molte le disposizioni colpite dall’ascia di incostituzionalità dalla Corte, a partire dalla competenza e dalle modalità di determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e dal loro aggiornamento, fino al quantum della compartecipazione al gettito dei tributi erariali.
Ciò conferma l’inadeguatezza e lesività della norma che mette a rischio i principi fondanti dell’Unità della Repubblica e dei diritti dei cittadini.
È necessario mantenere la coesione e lottare contro le disuguaglianze economiche e sociali, invece di favorire giochi di potere tra i diversi livelli di governo.
Il Segretario Generale
Attilio Bombardieri