Le scelte dell’attuale Governo impongono una riflessione sul futuro delle Lavoratrici e dei Lavoratori dei Settori dell’Università, della Ricerca e dell’Afam. La manovra di bilancio non fornisce le risposte per le quali abbiamo portato avanti, nei mesi scorsi, rivendicazioni nei luoghi di lavoro, ai tavoli istituzionali e nelle piazze. I Settori Università e Ricerca, che dovrebbero rappresentare le punte di diamante del nostro Paese, continuano ad essere penalizzati dall’azione falcidiante governativa. Continuiamo a sostenere l’impossibilità di garantire la giusta e doverosa valorizzazione del personale in assenza di risorse a tal scopo destinate. I continui tagli ai finanziamenti mettono in ginocchio questi settori, già fortemente caratterizzati da contratti di lavoro precari! L’inflazione si attesta al 18% e le risorse stanziate per il rinnovo del CCNL 2022/2024, già scaduto, non sono assolutamente sufficienti per farvi fronte. Come sempre, a farne le spese sono le lavoratrici, i lavoratori, le Persone, per le quali e con le quali proseguiremo la nostra azione di rivendicazione di un futuro migliore. Aumenti salariali, risorse aggiuntive, migliori condizioni di lavoro, maggiori opportunità di crescita, stabilità, tutele, piani welfare devono rappresentare la ricetta per #costruireinsiemeilnostrofuturo. Scegli di farlo con noi, vota UIL alle prossime elezioni RSU 2025 il 14-15-16 aprile 2025. Uniamoci per reagire e dire NO a questa politica!
Il sindacato del comparto Ricerca, Università e AFAM