sabato 27 Luglio 2024

ISS: Regolamento di organizzazione e funzionamento (ROF)

ISSIn relazione allo schema di Regolamento di organizzazione e funzionamento ROF, pervenuto via e-mail in data 22-06-2015, la UIL RUA intende esprimere la propria contrarietà ad un documento che non sia stato oggetto di confronto con le OO.SS.

La UIL RUA, nel ribadire le osservazioni illustrate in un incontro ad hoc con il Direttore Generale e riportate nelle proposte di modifica apportate alla precedente bozza di regolamento, conferma i numerosi elementi di criticità che abbiamo riscontrato, a partire dalla caratterizzazione dell’ISS più orientata verso una connotazione agenziale che di ente di ricerca.

Dalla ricognizione delle strutture proposte, emerge ancora una forte proliferazione delle stesse. In particolare, per la struttura amministrativa il nuovo impianto di riorganizzazione prevede un numero di uffici/servizi maggiore del precedente. Per quanto riguarda i Dipartimenti/Centri si passa da 15 a un totale di 25 strutture. Alla riduzione dei Dipartimenti di una sola unità (da 7 a 6), riscontriamo l’aumento dei numero dei Centri che da 8 diventano 17 ed a questi si aggiungono il Servizio per la sperimentazione ed il benessere animale, equiparato ad un centro, 4 servizi tecnico-scientifici e 1’Organismo Notificato. Ma una grossa incognita è rappresentata dai vari livelli e tipologie all’interno di tali strutture.

L’architettura strutturale ed organizzativa che si evince dalla proposta di regolamento risulta molto articolata e complessa e sono poco chiare le linee di responsabilità.

La proliferazione delle strutture e le attribuzioni a dipartimenti/centri, alcuni dei quali hanno esploso le proprie competenze a scapito di altri, sembrano effettuate più per logiche riconducibili al potere e all’influenza che esercita ogni direttore di struttura piuttosto che a logiche riconducibili a criteri di razionalità ed efficienza.

Non sono chiare le ragioni per cui l’Organismo Notificato è stato declassato da Centro nazionale a struttura di missione temporanea, viste le declamate intenzioni di rafforzare il settore, per le potenzialità che implicherebbe anche dal punto di vista dell’erogazione di servizi a pagamento, fonte di entrata per l’Istituto che andrebbe sicuramente incrementata, considerata la situazione di bilancio. Né sono chiare le ragioni per cui un Servizio risulta incluso nell’art. 9 relativo ai Centri nazionali.

Per quanto riguarda i reparti, se da un lato la precedente proposta di riorganizzazione prevedeva una riduzione degli attuali 120 reparti in 20 reparti in tutto l’ISS, nell’attuale proposta i reparti sono diventati 50 ed è difficile prevedere quante saranno le strutture di missione temporanea che potrebbero costituirsi in corso d’opera e per le quali non sono stati previsti limiti numerici. Ne consegue che l’auspicata realizzazione dei risparmi ottenuta dalla riduzione delle indennità dei delle indennità dei capi reparto/struttura/settore, etc., potrebbe essere vanificata dall’incremento delle ben più cospicue indennità di capi dipartimento/centro/ e dai responsabili delle strutture di missione temporanea, tenuto conto che i costi aumenterebbero nei casi in cui i capi struttura siano reclutati all’esterno dell’Ente. Tutto ciò riteniamo renda quanto meno fumosa ed incerta qualsiasi realistica previsione di spesa relativa a questi aspetti.

È inoltre chiaro che l’ISS ha una pressante ed urgente necessità di un adeguamento e ammodernamento della struttura e delle apparecchiature già nella sua attuale configurazione che, ampliata nelle attività e nei compiti delle nuove strutture non può che far lievitare ulteriormente i costi e gli interventi economici necessari per le relative dotazioni.

Al problema dei costi si aggiunge la questione riconducibile all’incognita di un modello organizzativo che rischia di incrementare la deresponsabilizzazione e il demansionamento, laddove non è chiaro come riconoscere ed assegnare le responsabilità per la gestione di attività, progetti e personale all’interno di ogni struttura, lasciando spazio a valutazioni e attribuzioni arbitrarie.

Nella riorganizzazione della Direzione Generale si rileva uno sbilanciamento di compiti e funzioni tra la Direzione Risorse Umane ed Economiche, che risulta sovradimensionata, e la Direzione Affari Generali. Ai fini di una maggiore efficienza funzionale e gestionale riteniamo ancora necessario riformulare una proposta che ricomprenda nella Direzione Affari Generali anche Affari Giuridici e Relazioni Sindacali.

Infine, si fa rilevare che l’attuale riorganizzazione, in alcuni casi, azzera le funzioni all’interno delle singole strutture. Ne è un esempio la scomparsa delle attività di vigilanza e sorveglianza, fondamentali per assicurare la regolarità dello svolgimento di attività di ricerca/sperimentazione e controllo.

Confermiamo, pertanto, l’esigenza e la richiesta di un’ulteriore momento di confronto sul testo di Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’ISS.

Il Segretario UIL – RUA ISS

 

Collegamenti rapidi

Il Punto del Segretario Generale

La notte europea dei ricercatori 2023

Come ogni anno si celebra la “Notte europea dei ricercatori”, ci chiediamo in che modo questo Paese investa nei...